Vacilla la tregua a Gaza. Donald Trump ha minacciato Hamas: “Se non libererà tutti gli ostaggi israeliani entro sabato a mezzogiorno “si scatenerà l’inferno”. E’ l’avvertimento lanciato da Donald Trump lunedì sera, durante la firma di una serie di ordini e azioni esecutive. L’accordo per il cessate il fuoco a Gaza, ha detto ancora il presidente americano, dovrebbe essere cancellato se Hamas non libererà tutti gli ostaggi ancora detenuti entro sabato a mezzogiorno. Il capo della Casa Bianca ha però aggiunto che la decisione finale spetta a Israele. “Parlo per me stesso. Israele può decidere”, ha detto.
Trump ha parlato anche della Cisgiordania sostenendo che non c’è “alcun piano” per ricollocare i palestinesi della Cisgiordania. “E’ diverso” da Gaza, ha affermato il presidente dicendosi convinto che una volta che i palestinesi saranno spostati dalla Striscia per consentire la ricostruzione, poi “non vorranno tornare indietro”.
Hamas a Trump: “Accordi vanno rispettati da ambo le parti”
Hamas non ha tardato a replicare. “Trump deve ricordare che esiste un accordo che deve essere rispettato da entrambe le parti e che questo è l’unico modo per riportare indietro i prigionieri”, ha affermato il funzionario del movimento al potere a Gaza, Sami Abu Zuhri. Lo riporta Sky News. “Il linguaggio delle minacce non ha alcun valore e complica solo le cose”, ha aggiunto.
Trump firma dazi 25% su import acciaio e alluminio dall’estero
Donald Trump ha firmato nella serata di lunedì due proclamazioni ufficiali che impongono dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’estero. I provvedimenti hanno una portata globale, senza esclusioni.
Trump: “Ucraina potrebbe essere russa un giorno”
Il presidente Usa ha parlato anche di Ucraina: “Hanno terreni di enorme valore in termini di terre rare, petrolio e gas e altro. Voglio che i nostri soldi siano al sicuro, perché stiamo spendendo centinaia di miliardi di dollari. E potrebbero fare un accordo, potrebbero non farlo, potrebbero essere russi un giorno o potrebbero non essere russi un giorno, ma i nostri soldi sono lì e li voglio indietro”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un’intervista a Fox News. “Ho detto loro che voglio l’equivalente in terre rare, circa 500 miliardi di dollari. E sostanzialmente hanno già accettato, quindi almeno non ci sentiamo stupidi. Ho detto loro che dobbiamo ottenere qualcosa, non possiamo continuare a pagare questi soldi”, ha aggiunto Trump.
