Dunque ci siamo: è l’appuntamento ciclistico dell’anno. Per noi italiani per lo meno, anche se i francesi (presi in giro con pieno stile e piena ragione dal grande Paolo Conte), per quella loro grandeur che li caratterizza sostengono che non ci sia niente come il Tour de France. Lasciamoglielo credere. Che ci costa… Anche se per la verità gli arrivi dello scorso anno con maglie ghiacciate, grandinate e condizioni meteo impossibili hanno reso il Giro davvero bello e un po’ epocale, vecchio stile, quasi si parlasse di una gara di anni fa indipendentemente dalle ammiraglie ultimo modello e dalle biciclette in titanio. Il volto stremato degli atleti all’arrivo era quello delle classiche di un tempo.
Quest’anno si parte come al solito dall’estero, questa volta da Belfast, e mancherà un grande protagonista come Mark Cavendish ai cui rabbiosi arrivi in volata eravamo abituati. Ma la Quickstep ha deciso di lasciare a riposo la sua squadra in Italia e dunque il velocista dell’Isola di Man, soprannominato a buon diritto Cannonball, non ci sarà. Tutta la sua concentrazione sarà sul Tour de France e sui suoi ricchi sprint.
Belfast si è già colorata di rosa per la partenza prevista per il 9 maggio e per questa cronoscalata di 21.7 km in salita e in notturna. A seguire trasferimento in Italia e dal 13 maggio 21 tappe con partenza da Bari e arrivo il primo giugno a Trieste, alla vigilia della Festa della Repubblica (niente più arrivo a Milano dunque, almeno per quest’anno) per 3450 chilometri. Difficile parlare di pronostici perché il percorso è nervoso e insidioso e potrebbe prestarsi a diversi colpi di scena. Gli italiani sperano in un altro italiano dopo Nibali (nella foto con il trofeo dello scorso anno): ma lo squalo punterà tutto sul Tour. Potrebbe toccare a Scarponi o a Basso tenere d’occhio il tricolore, con un occhio preoccupato sul colombiano Nairo Quintana, secondo al Tour e dato in condizioni eccellenti soprattutto per le tappe di montagna. la 14esima Agliè-Oropa, la 15esima Valdengo-Plan di Montecampione, la 16esimaPonte di Legno-Val Martello con il Gavia e lo Stelvio, la 18esima Belluno-Rifugio Panarotta e la 20esima Maniago-Zoncolan. Poi sarà discesa fino a Trieste e il più sarà già fatto.
[better_feeds proceeding=”Vincente Maglia Rosa” description=”Vincente”]15499339,15499329[/better_feeds]