Sveglia più tardi per un terzo degli italiani rispetto al pre-lockdown e più ore di sonno per un quinto. Ad approfittarne sono stati gli uomini (23%) più delle donne (17,6%). E poi la passione per la cucina ha coinvolto il 63,6% dei nostri connazionali nell’ambito (l’82,9% delle donne, il 42,9% degli uomini). Da segnalare anche un’impennata del tempo dedicato alla cura dei figli per due genitori su tre (67,2%), mentre non è cambiato nulla per il restante 29,5%. Il report Istat ‘Fase 1: Le giornate in casa durante il lockdown’, con dati fra il 5 e il 21 aprile scorsi, è una vera e propria radiografia del Belpaese al tempo del Covid-19. Il 62,9% ha fatto videochiamate o sentito al telefono i parenti, il 62,6% ha trascorso parte della giornata tra libri, riviste e quotidiani e il 22,7% ha praticato sport.
E non solo, al di là della classica routine, nove su dieci sono riusciti a dedicarsi ad attività di tempo libero (98,3%) e il 76,9%, fra le altre cose, alla pulizia della casa e alla cura dei conviventi. Il rispetto delle misure stringenti anti Covid è stato più che diffuso, tanto che soltanto il 28% è uscito per vari motivi (passeggiata, andare a lavoro, a fare la spesa). Ancora, in una giornata della fase 1 dell’emergenza al lavoro sono andate circa 8,4 milioni di persone e il 44% di queste lo ha fatto fra le mura domestiche. Si è concentrato, invece, sullo studio l’8% della popolazione di 18 anni e più e la quota sale al 61,9% tra i ragazzi, alle prese con le lezioni a distanza.
L’obbligo di restare a casa – sottolinea l’Istituto di statistica – ha stravolto la quotidianità dei cittadini e ha avuto un forte impatto sulla loro giornata e sul loro modo di passare il tempo. Il primo effetto è stato quello di ripiegare sulle attività possibili all’interno delle mura domestiche – senza rinunciare alla creatività – e di cogliere questa occasione per fare sperimentazioni e dedicarsi a quanto rimandato da tempo.
Passando a considerare le attività di tempo libero, quella che ha coinvolto il maggior numero di italiani riguarda l’uso della tv e della radio (93,6%) che, nella fase 1, sono stati “un indispensabile canale di aggiornamento sull’evoluzione della situazione oltre che di intrattenimento”. A proposito del tempo passato ai fornelli, invece, l’analisi di genere “conferma l’esistenza di un forte gap” di circa 40 punti percentuali tra donne (82,9%) e uomini (42,9%). E “le differenze di genere sono molto elevate”, cioè 27 punti di differenza, anche per la pulizia della casa, fatta da più di uno su due (54,4%).
Il lockdown ha fatto rima anche con un ritrovato relax. Ha deciso di prendersela più comoda al risveglio il 36,8% dei maschi contro il 30,8% delle femmine. E, a tavola, più di un cittadino su quattro (27%) ritiene di avere impiegato più tempo per fare colazione, pranzo o cena. Mentre circa una persona su cinque ha trascorso le giornate in casa tra hobby e attività di svago come bricolage, cucito, gioco, ascolto di musica (21,4%).