Ancora un grande Francesco Molinari. E il sogno è a portata di mano. “Chicco” entra al comando della classifica nell’ultima giornata dell’Augusta Masters (il major più importante del mondo che si gioca dal 1934 sullo stesso percorso dell’Augusta National Golf Club di Augusta in Georgia). In cima al “leaderboard” di Augusta, dopo tre giri e 54 buche, c’è scritto (ed è un fatto storico) “Francesco Molinari” e il punteggioo “-13”. Molinari, dunque, è 13 colpi sotto il par (14 birdie e un solo bogey e 43 buche consecutive senza un errore). Insomma, in questo momento, è oggettivamente in corsa per la famosa “giacca verde” che pochi al mondo hanno indossato e che definisce, in pratica, il numero uno del mondo. Il suo terzo giro si è concluso in 67 colpi (-6).
Dietro a Francesco, con due colpi di ritardo (-11) ci sono due grandi campioni americani: Tiger Woods (-5 di giornata) e Tony Finau (-8 per il terzo giro). Quarto posto solitario per Bruce Koepka (anche lui americano) che oggi ha girato in 65 colpi (-10 per il torneo). Subito dietro (-9) l’inglese Ian Poulter e un altro statunitense, Webb Simpson. Al settimo posto (-8) ci sono altri cinque giocatori: Matt Kuchar (Usa), Justin Hasrding (Sud Africa), Xander Schaffele (Usa), Louis Oosthuizen (Sud Africa) e Dustin Johnson (Usa). Il vincitore, a meno di straordinarie sorprese, dovrebbe uscire da uno di questi dodici. Al massimo potrebbero rientrare Richie Fowler e Adam Scott che sono a -7.
Nel terzo giro, Molinari partiva al comando da – 7. Nelle prime cinque buche si è limitato ad altrettanti par. Poi ha fatto birdie alla 6, alla 8 e quindi, quattro di seguito in un’incredibile sequenza alla 12, 13, 14 e 15. Finau (grande giornata la sua) e Tiger Woods ormai tornato ai livelli migliori, non sono riusciti a reggere il ritmo di Chicco che non sbagliava un fairway e metteva in mostra un gioco corto semplicemente perfetto. Al par 4 della buca 18, Chicco ha dato spettacolo. Il primo colpo è finito un po’ troppo sulla destra del fairway frenato anche dal ramo di un albero. Il secondo è stato troppo corto e si è fermato in un bunker a protezione del green a oltre 40 metri dalla bandiera. A Molinari si è presentato un problema non da poco: uscire dal bunker e arrivare abbastanza vicino alla bandiera per avere un’imbucata possibile e salvare il par. Colpo di difficoltà estrema. Francesco l’ha eseguito con la massima tranquillità e ha mandato la pallina a 30 centimetri dalla buca per un putt quasi “dato”. Così si è tenuto il suo -13 e il suo “sheet” di 43 buche immacolate.
Oggi (domenica) è previsto tempo brutto a Augusta e le partenze verranno anticipate. Francesco partirà per ultimo con Tiger Woods. Ed è noto che nei testa a testa in Ryder Cup, Tiger ha quasi sempre perso con Molinari.