“Acqua e grandine prese anche oggi!”. Lo scrive su Twitter, Matteo Salvini, postando una foto nella quale indossa la felpa con su scritto Amatrice. “Anche” dice il leader della Lega come se, nei giorni scorsi fosse già piovuto su di lui: fisicamente e politicamente. E dopo la giornata non proprio esaltante di ieri, è ripresa oggi, un po’ sottotraccia, la strada del tentativo Lega-M5S di dare un governo al Paese. Il tavolo di lavoro tra Movimento 5 Stelle e Lega prosegue, sembra, a passo spedito. Secondo autorevoli fonti M5S, infatti, le pagine del ‘contratto’ di governo sono aumentate a 39, così come i punti sono diventati più di 22. Gli argomenti su cui ancora c’è distanza si sono ridotti sensibilmente e dunque le parti non sarebbero così lontane dal trovare un accordo. Sui Trattatati Ue, ad esempio, pentastellati e Carroccio condividono l’opinione che delle modifiche andranno apportate in sede comunitaria, ora si tratta di trovare una posizone comune. Tra gli altri temi, resta segnato in rosso anche quello sul taglio dei costi della politica, che il M5S vorrebbe più sostanzioso, dunque si cerca l’intesa con la Lega. Restano però complicate le questioni delle infrastrutture (la Lega vuol far partire i cantieri e il M5S, no), dell’immigrazione, della sicurezza (compresa la legittima difesa) e, sullo sfondo, la necessità di trovare una cinquantina di miliardi per far fronte ai costi di flat tax, reddito di cittadinanza e smantellamento (parziale o totale) dellalegge Fornero.
E Luigi Di Maio (come ha ripetuto più volte nei giorni scorsi) mostra ottimismo sull’esito del tavolo e della trattativa:
“Mi risulta che il tavolo stia andando tutto bene”. A chi gli chiedeva se ci sia stato un nuovo incontro con Salvini, il leader pentastellato ha risposto: “Quante cose volete sapere…”. E sulla possibilità che la trattativa con la Lega abbia avuto una frenata ha replicato: “Questo lo scrivono i giornali”.
Pd all’attacco – Ma dopo la giornata di ieri, piovono anche critiche sui due partiti alleati: “M5S e Lega vogliono scrivere il programma senza avere un candidato premier… – dice il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina che, oggi, ha avuto un vertice con i capigruppo di Camera e Senato Del Rio e Marcucci. – Voglio ricordare loro l’art 95 della Costituzione che prevede come il programma sia prerogativa del presidente del Consiglio”.
“Il leader della Lega – insiste il “reggente” del Pd – ha avuto la sfacciataggine di dire che si devono ridiscutere i Trattati europei o sono tutte chiacchiere… Ben venuto sulla Terra! Quando uno butta la palla in là in questo modo è evidente che è in difficoltà, peccato che non stiamo giocando. Soprattutto non stanno giocando le famiglie in difficoltà. Per noi è fondamentale raccontare l’alternativa credibile anziché vagheggiare la lotta alla povertà con misure impossibili, allarghiamo il Reddito di inclusione e istituiamo l’assegno unico per le famiglie. Stiamo parlando di interventi sostenibili che con 4 miliardi possono realizzarsi subito, non come le proposte del M5S che entrerebbero a regime nel 2021. Questa è la nostra sfida, se vogliono starci ci provino oggi non tra qualche settimana”.
“Noi sentivamo il dovere di fare un punto con voi sulla situazione politica. – ha detto Martina ai giornalisti – Siamo di fronte a un balletto di dichiarazioni e di responsabilità non ancora chiare che ci preoccupa molto. Siamo di fronte a una inaccettabile paralisi per l’Italia e a una difficoltà politica evidente di chi ci a raccontato che tutto si sarebbe fatto in modo veloce e facile”.
Centrodestra – Nel centrodestra continua a crescere una posizione ostile al tentativo M5S-Lega, ma tutti stanno bene attenti a distinguere tra Di Maio e Salvini. L’ordine di scuderia, evidentemente, è di salvaguardare il rapporto con il leader leghista: “Apprezziamo gli sforzi del nostro alleato Matteo Salvini, che prova a dare un governo stabile al Paese restando fedele al programma di centrodestra che abbiamo firmato insieme e che ha contribuito a renderci la coalizione più votata alle elezioni Politiche. Purtroppo questo suo tentativo si scontra, come è evidente, con il dilettantismo e la superficialità del Movimento 5 stelle”.dice Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputato di Forza Italia. Le fa eco Renato Brunetta, uscendo dalla sede del Gruppo FI alla Camera:
“Io penso all’Italia: piove governo ladro…. L’Italia ha bisogno di un governo. E’ una folle alleanza questa tra Lega e M5S”.
Confindustria – “Lo stallo politico interno che ha contraddistinto gli ultimi mesi, nell’attuale delicato contesto internazionale, rischia di far perdere all’Italia quanto di buono è stato fatto per avviare la ripresa e consolidare un percorso di crescita robusta e sostenibile. È indispensabile che il nuovo Governo abbia un mandato politico chiaro e che sia in grado di agire nel pieno dei suoi poteri”. Così il direttore del centro studi di Confindustria, Andrea Montanino, in audizione sul Def davanti alle commissioni speciali di Camera e Senato riunite a Montecitorio.