Sarà un PSG senza Ibrahimovic, il giocatore che fino a questo momento ha fatto la differenza; ma il Chelsea dovrà segnare due gol, e non subirne, da una squadra che con Laurent Blanc in panchina ha imparato soprattutto a difendersi con un certo ordine, anche a livello europeo. E che un gol lo mette sempre a segno. Insomma… l’impresa dovrà essere del Chelsea di Mourinho cui il 3-1 maturato nel finale della gara d’andata al Parco dei Principi con un gol tardivo di Pastore è andato di traverso.
Il Chelsea ha concesso solo un gol alle squadre francesi che sono passate da Stamford Bridge ma il Paris Saint-Germain, di gol in questa stagione di Champions League ne ha già segnati 14 con Ibra leader assoluto, con dieci reti.
Un solo precedente, dieci anni fa: a Londra il Chelsea già qualificato concesse uno 0-0 al PSG, ben lontano da quello di oggi, che era ultimo in classifica e già eliminato. Di quella squadra, della quale facevano parte anche Yepes e Pauleta, tra i francesi non è rimasto più nessuno. Curiosamente proprio la gara d’andata a Parigi fu l’esordio internazionale di Mourinho al Chelsea: il tecnico era reduce dai trionfi con il Porto e vinse 3-0 al Parco dei Principi. C’è poi stata un’amichevole, più recentemente finità 1-1 allo Yankee Stadium di New York, con gol di Nene e Lucas Piazon.
Il PSG non ha un record straordinario con le squadre inglesi: due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte ma stavolta la storia potrebbe davvero cambiare e proiettare la formazione parigina nell’olimpo europeo di Champions League. A patto che Mourinho non se ne inventi un’altra delle sue e gli riesca il miracolo che no gli riuscì lo scorso anno con il Real Madrid. Nel caso sarebbe la seconda volta consecutiva che il tecnico portoghese fallisce in Champions League prima dell’obiettivo minimo. Lo scorso anno doveva essere la finale, quest’anno Abramovic gli ha chiesto la semifinale.
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