Era difficile aspettarsi un Lanciano così straordinario in avvio di stagione; ma era anche difficile pensare che squadre come Brescia e Palermo avrebbero faticato così tanto, e che la Reggina (pur con una squadra non straordinaria, remigasse nella zona dei bassifondi della classifica). Il Campionato di Serie B ci ha abituato a tante storie diverse: lunghe fughe, rocambleschi inseguimenti, crolli improvvisi. La verità, il minimo comune denominatore del campionato, è che indipendentemente da come si parte il fattore più significativo è quanto si riesce a resistere e soprattutto quanta continuità si riesce a dare a risultati che necessitano un impulso continuo.
Il derby calabrese di questa sera in programma tra Crotone e Reggina potrebbe costare cara al tecnico Atzori la cui Reggina fatica moltissimo a trovare la via della rete e a vincere. L’ultima vittoria è di un mese fa: da allora tre sconfitte e un pareggio. Poco per sperare in un campionato di alto livello, abbastanza per temere una lotta al coltello per evitare gli ultimi due posti, che portano in C1, e il 18esimo e il 19esimo gradino che offrono l’angosciante roulette dei playout. Il Lanciano, unica squadra imbattuta del campionato ha davvero un valore consistente: e può reggere a lungo come ha dimostrato con l’autorevolissima vittoria sul difficile campo del Novara. Ma è presto, molto presto per pensare che questi valori in poche settimane non possano essere stravolte da una storia del campionato che è tradizionalmente imprevedibile, ciclotimica e soprattutto poco interpretabile: per lo meno fino alla pausa invernale.
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