Si fa presto a dire debole: o incostante, o immatura. Il Napoli non è nessuna di queste cose: è se mai una squadra che è stata allestita per grandi obiettivi, e i grandi obiettivi richiedono sempre grandi progetti. I primi non possono essere raggiunti con pochi passi spediti e i secondi non possono essere assemblati alla meno peggio.
Occorre tempo. E pazienza: Benitez ha sicuramente molta pazienza e la dote non comune di aver fatto ragionare De Laurentiis su temi importanti come ad esempio l’acquisto di Callejon o di Martens, sui quali diversi tifosi inizialmente avevano un pochino storto il naso.
Per non parlare di Higuain: forte, fortissimo… Ma caro, e in fin dei conti riserva di lusso. Il Napoli ha bisogno di questo: tempo, pazienza e qualche scapaccione. Sicuramente le sconfitte contro la Roma e la Juventus sono servite a riportare sulla terra una squadra che non deve prendere la fuga ma deve lottare giorno per giorno, turno per turno, con determinazione e buon senso. Magari pensando a qualche buon rinforzo per la difesa in vista di qualche rinforzino a gennaio.
Skrtel? Non bisognerebbe pensarci due volte; Musacchio? Interessante in prospettiva ma forse non decisivo. Matuidi (nella foto in una bella immagine d’archivio con il St.Etienne)? Gran bel giocatore: cattivaccio e fisico da riscossore coattivo. Il tutto assemblato da un uomo come Benitez che sa come organizzare una squadra con pochi elementi giusti. Lo scudetto può attendere e le squadre che hanno battuto il Napoli all’andata dovranno passare da San Siro al ritorno: un dettaglio non da poco.
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