Cambia il tecnico, ma dovrà anche cambiare registro. Il Palermo che Zamparini voleva già in testa al campionato di Serie B dopo queste prime giornate ha deluso non solo le aspettative del suo vulcanico proprietario ma anche quelle dei tifosi che onestamente si aspettavano qualcosa di più rispetto a quello che oggi offre la classifica. Nel frattempo è cambiato l’allenatore: Giuseppe Iachini porterà una mentalità più aggressiva, uno spirito più combattivo. E considerando che prima di lui in panchina c’era pur sempre un gladiatore dichiarato come Gattuso, sarà interessante capire se e come la squadra recepirà il messaggio.
Ospite del Renzo Barbera una Juve Stabia decimata dal giudice sportivo con il tecnico Braglia che a sua volta rischia l’esonero. L’allenatore, che non sarà in panchina ed è stato squalificato fino al 5 novembre per via delle offese rivolte all’arbitro al termine della sfida persa in casa contro il Lanciano, sarà costretto a fare a meno anche di Scozzarella e Contini, espulsi pure loro. Una gara coraggiosa e sfortunata quella delle Vespe che contro il Lanciano, un tiro e un gol nel primo tempo, non meritavano certo di perdere. A guidarle a Palermo ci sarà un ex ancora molto amato al Barbera, Caserta.
Iachini, tanto per cominciare, non stravolge la squadra: conferma quasi tutto l’impianto allestito da Gattuso dando fiducia al giovane attaccante argentino di origine polacca Dybala con un centrocampo di giocatori abili ad accorciare, rompere e ripartire come Bolzoni e Ngoyi. Iachini era stato al Barbera in rosanero per l’ultima volta nel giugno del 1996: il Palermo nel quale giocava in Serie B, a 36 anni, aveva battuto 2-0 l’Ancona qualificandosi per il torneo Anglo Italiano che oggi non esiste nemmeno più. Il pubblico gli concesse un lungo giro di campo cui lui rispose in lacrime “tornerò”.
Promessa mantenuta. Ora però gli tocca anche vincere.
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