Era giusto aspettarsi un Paris Saint Germain in grado di fare un salto di qualità decisamente significativo rispetto alla fase a gironi, per altro condotta con un’autorevolezza assoluta da Ibrahimovic e soci. Ma che i francesi facessero venire la febbre alta alle ‘aspirine’ del Bayer Leverkusen con un 4-0 esterno così netto, umiliante e inequivocabile non era prevedibile.
“Inutile cercare scuse o attenuanti – ha detto dopo il match il giovane tecnico finlandese del Bayer Hyypia – non c’è stata partita. Ci hanno sovrastato in tutti i fondamentali e in tutti i settori del campo. Paradossalmente potrei quasi dirmi contento del risultato perché poteva anche andare molto peggio di così”.
Se guardiamo le statistiche della partita d’andata il Bayer ha calciato a rete cinque volte, tre delle quali nello specchio della porta. Il PSG oltre ad avere predominio di campo e di gioco con un numero di passaggi quasi doppio rispetto agli avversari ha concluso a rete il triplo dei tedeschi. E Leno con un paio di parate importanti ha evitato che il passivo diventasse anche peggiore: l’espulsione per somma di ammonizioni di Spahic e i tanti cartellini gialli, soprattutto per gioco falloso hanno fatto il resto. A volere essere cattivi il Bayer ha visto poco la porta avversaria e la palla non l’ha vista praticamente mai.
Ma le regole vogliono una rivincita: “Posso solo chiedere ai miei giocatori di lavorare con me per dimostrare che non siamo quelli della gara d’andata e fare il possibile perché quell’umiliazione venga dimenticata con una prestazione di altrettanto carattere” dice Hyypia.
I gol di Matuidi, Cabaye e Ibrahimovic, autore di una doppietta, rendono il ritorno del Parco dei Principi una pura e semplice formalità che consentirà al PSG di tornare nei quarti di finale per la prima volta dal 1995. Un ventennio pesante e non facile completamente ribaltato dagli investimenti arabi e da Ibra che ha rivoluzionato la squadra rendendola padrona di Francia e in grado di puntare anche al trono d’Europa.
Il Paris Saint Germain non perde una partita in casa da 27 gare e arriva da un comodo successo in campionato ad Ajaccio che mantiene le otto lunghezze di vantaggio sul Monaco di Ranieri. Il Bayer invece è reduce da un periodo piuttosto opaco: il punto conquistato ad Hannover è comunque un buon pareggio rispetto alle pesanti sconfitte che sono costate alla formazione di Leverkusen il secondo posto in classifica di Bundesliga.
Se il PSG è sempre passato quando ha vinto in trasferta all’andata (14 volte), il Leverkusen ha sempre perso tutte le volte che ha perso in casa nel primo match (nove volte) compresa la sconfitta nei 16esimi di finale dello scorso anno contro il Benfica, poi finalista.
Insomma… si può cercare di tenere i giochi aperti in qualsiasi maniera giocando con le parole e provando a dare un’occhiata alla storia. Ma di fronte a uno 0-4 c’è solo da capire quale potrà essere il saldo finale di un confronto che in questo momento è a senso unico e senza incertezze.
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