I lombardi arrivano sul campo dell’ultima in classifica (mai una vittoria per i patavini a tutt’oggi nel campionato di Serie B) con qualcosa di più del solito dovuto rispetto: il Padova è di sicuro una squadra che fino a questo momento si è espressa in termini meno brillanti e con risultati non adeguati a quello che realtà la squadra sembrava poter offrire.
Sfortuna certo… ma anche parecchi errori e ingenuità soprattutto in chiave difensiva. Il Padova in settimana è stato scosso dalle pesanti contestazioni dei tifosi che hanno costretto il presidente del club Marcello Cestaro a girare sotto scorta e che come logico sono costati la panchina al tecnico Marcolin sostituito dopo sette giornate dall’esperto Bortolo Mutti: una scelta improvvisa ma non improvvisata. Mutti ha impiegato i suoi primi giorni soprattutto per tranquillizzare la piazza: “La squadra è stata in ritiro per consentirmi di conoscere tutti meglio, per parlare personalmente con ognuno dei giocatori – spiega Mutti, illustrato nella foto Ap-LaPresse – ma anche per trovare quel clima di serenità che mi sembrava mancare. Ho apprezzato la voglia del gruppo di riemergere e un grande senso di solidarietà reciproca…”
Ora tutto questo deve però tradursi in punti, e immediatamente: quasi certamente Mutti punterà sul modulo che ha portato con successo un po’ ovunque (Bari, Messina, Salerno, Modena, Cosenza, Atalanta): questa per lui è la sedicesima panchina in carriera. Il Padova ha ottenuto un punto casalingo con il Latina in sette partite, è già stato eliminato dalla Coppa Italia e ha segnato la miseria di un gol. Il Varese dopo la sconfitta di Cesena alla prima giornata non si è più fermato: sei risultati utili consecutivi, quattro vittorie e due pareggi, per quattordici punti che lo pongono al secondo posto della classifica.
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