Diciamo che non bisogna essere degli stregoni e nemmeno dei maghi del pronostico dell’NBA per dire che difficilmente Portland o Indiana arriveranno al titolo: partite entrambe malissimo, e appena rimesse in sesto da qualche ministriscia di risultati positivi, sia i Trail Blazers che i Pacers sono in definiva una formazione ancora in evoluzione. Con qualche giovane talento che sta crescendo, con qualche giocatore dal quale probabilmente era lecito attendersi di più. Ma fondamentalmente due formazioni di peso specifico relativo.
Non aiutati dal calendario i Blazers sono partiti davvero in modo incerto pur togliendosi qualche soddisfazione a Denver per esempio e in casa contro San Antonio per conquistare punti pesanti anche con Golden State. Un possesso palla che con le settimane è cresciuto e soprattutto è diventato molto più redditizio e che per statistica è il terzo dell’intero campionato. Ma la difesa è spesso affannata e appannata e finisce per andare completamente in confusione di fronte a squadre di maggiore personalità.
I Pacers dal canto loro hanno avuto un calendario almeno inizialmente facilissimo: ma non hanno mai destato una grande impressione con una percentuale di vittorie risibile, e in qualche caso molto discutibile. Se si eccettua l’ultimo successo con i Clippers il resto è stato approssimato e molto anonimo. Al contrario dei Blazers però Indiana difende bene anche se molto spesso la sua impostazione di gioco risulta essere prevedibile e un po’ elementare.
La chiave potrebbe essere fornita dai migliori giocatori che per Portland sono di sicuro Lillard (nella foto in maglia scura) e Aldridge mentre per i Pacers non si possono non citare Paul George e Hibbert. Insomma… una gara che si preannuncia sulla carta mediocre ma che potrebbe anche riservare qualche sorpresa, e magari un po’ di spettacolo. Cosa offerta di rado sia dai Trail Blazers che da Indiana.
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