La tregua resiste. Dopo il chiarimento telefonico con Steven Zhang Antonio Conte tiene fede alla linea concordata con la società: testa al Getafe e all’Europa League, le divergenze interne possono aspettare. Almeno per il momento, almeno finché l’Inter sarà in corsa per mettere in bacheca un trofeo che manca dal successo nel 2011 in Coppa Italia.
Le frecciate e i toni polemici post Atalanta sono rimasti in Italia. I nerazzurri sono sbarcati in Germania con l’obiettivo, dichiarato, di passare il turno e arrivare fino in fondo. “Non conta se questa competizione sia importante per me, conta se lo è per l’Inter – ha esordito l’ex ct della nazionale in una conferenza stampa senza acuti – Dobbiamo dare il massimo: non sappiamo dove questo massimo ci porterà, ma l’importante è non avere rimpianti. Diamo tutto, come abbiamo fatto anche in campionato: faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità e nelle nostre forze”. L’ottavo di finale, in gara secca, sul campo neutro di Gelsenkirchen, non consente errori. Soprattutto contro una squadra che era stata la sorpresa della stagione fino allo stop causato dalla pandemia e che, post lockdown, non è più riuscita a esprimersi su quei livelli, perdendo sul gong la qualificazione per la prossima Europa League. “Noi ci siamo, siamo pronti, sappiamo che la partita è ostica, l’avversario è duro. Sarà una partita sporca e noi dovremo sporcarci – ha sottolineato – Ma la squadra ha raggiunto quella maturità per calarsi nella giusta maniera in quello che la partita richiederà”.
Conte si affiderà ai titolarissimi: davanti la certezza è la coppia d’attacco Lukaku-Lautaro, con Sanchez – prossimo al passaggio definitivo in nerazzurro – pronto a subentrare a gara in corso. Resta da capire se l’Inter rinuncerà al trequartista tornando all’antico e al 3-5-2. In questo caso l’escluso eccellente sarebbe Eriksen. Nessun dubbio sugli esterni, toccherà a Candreva e Young, mentre nel terzetto difensivo Godin contende a Skriniar una maglia dal 1′. “La pressione è quella giusta, quella che avvertivamo anche nel finale di campionato, quando abbiamo dovuto recuperare delle posizioni e poi mantenere il secondo posto. Le ultime tre partite hanno dimostrato che questa squadra sta migliorando sotto molti punti di vista”, ha evidenziato l’ex allenatore del Chelsea, consapevole che un trionfo europeo rafforzerebbe il suo status agli occhi di Suning – ancora a caccia del primo trofeo – e che completerebbe quel processo necessario per lanciare definitivamente la sfida in Italia alla Juventus. “E’ inevitabile che le vittorie portino autostima, convinzione e consapevolezza. Non lo scopro certo io – ha sottolineato – Vincere non è mai semplice, se arrivi a conquistare un trofeo significa che hai raggiunto un livello importante. Questa per noi rappresenta un’occasione importante”. E l’Inter non vuole fermarsi proprio ora.