Uno, Luciano Spalletti, sorride per i nuovi acquisti. L’altro, Eusebio Di Francesco, rischia di perdere dei big. Esaurita la sosta, Inter e Roma si affacciano alla sfida in odore di spareggio Champions di domani sera con un occhio al campo e uno al mercato.
Spalletti si gode i ‘regali’ invernale portati dalla dirigenza: Lisandro Lopez e Rafinha. “Se sono soddisfatto? Sono sempre soddisfatto dell’operato dei professionisti dell’Inter. Collaboro con loro 24 ore su 24, sono persone competenti e hanno qualità. Sono in sintonia con loro”, ha assicurato il tecnico. “Anche mia mamma è contenta…”, ha scherzato. “Abbiamo direttori di qualità e sono stati tempestivi a prendere, in base a quelle che sono le possibilità, due giocatori forti. Lisandro Lopez ha impostazione di quello che deve essere l’urlo del calciatore. Entra e comanda tutti, ha contrasto e forza ogni volta che si avventa sul pallone, oltre alla qualità. Sicuramente ci darà una mano. Rafinha lo conosciamo tutti, è chiaro che arriva da un periodo inoperoso. C’è da aspettare”.
E ora la parola passa al campo, dove i nerazzurri devono ritrovare lo smalto smarrito nella prima parte di stagione. L’impegno sa di scontro diretto ma per Spalletti non si tratta ancora una sfida decisiva. “È ancora presto. Basta guardare la classifica di ogni anno a metà campionato e poi in fondo e si vede che non sono determinanti nemmeno i dieci punti. Cosa dobbiamo recuperare? Non credo che abbiamo perso molte cose”, ha sottolineato il tecnico toscano. “Sì, in alcune partite abbiamo fatto meglio ed in altre siamo stati al di sotto di altre, ma in generale abbiamo sempre lavorato con la stessa idea. Dobbiamo solo continuare a lavorare nella maniera corretta, per diventare da titolo bisogna fare cose importanti”. Contro la sua ex squadra, ha assicurato, “sarà una partita giocata ad armi pari, entrambe le squadre avranno bisogno di un risultato importante”. È l’occasione per tornare a parlare del rapporto con Francesco Totti, oggi dirigente della Roma. Su Francesco vi firmo una risposta in bianco: potete scrivete quel che vi pare…”, ha sorriso Spalletti. “Con lui mi sono comportato come mi dovevo comportare. Ed è chiaro – ha aggiunto – che se poi lo incontrerò domani allo stadio lo saluterò”.
In casa Roma tengono inevitabilmente banco le voci di mercato che coinvolgono Dzeko e Palmieri, pronti a traslocare al Chelsea. Per fare chiarezza, è intervenuto in conferenza anche il ds Monchi. “Sui giornali si parla di una Roma in smobilitazione, ma questa versione è molto distante dalla realtà”, ha spiegato lo spagnolo. “La Roma non va a caccia di offerte in giro per il mondo e non vuole ridimensionare la rosa. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, rinforzare la squadra”. Il dirigente ha comunque ammesso che “se arriveranno offerte concrete sarà mio dovere valutarle, è lo stesso che ho fatto a Siviglia. Anche qui mi ritrovo a prendere decisioni che ritengo giuste. Un direttore sportivo è contento quando i nomi dei calciatori che sta seguendo non escono sui giornali, ma non pensiate che stiamo dormendo”. Parole di rassicurazione anche da parte di Di Francesco: “Dzeko gioca dal 1′. È motivatissimo e voglioso di far bene. Sarà della partita e mi auguro possa essere determinante come lo è stato in altre occasioni”. “Più che tranquillizzare i tifosi – ha proseguito – dobbiamo portare delle prestazioni, degli atteggiamenti giusti. Dobbiamo fare i fatti, a me piacciono poco le parole. Dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi, non il contrario, dobbiamo ritrovare gli applausi della nostra gente. Con le prestazioni, non con le chiacchiere. Al di là di chi scende in campo si parla troppo dei singoli”.
A detta del mister giallorosso, si apre “una settimana molto importante per dare una risposta sia a noi stessi che alla gente su quelli che siamo veramente. Scendiamo in campo con grandissime motivazioni, non credo che la squadra nell’ultimo periodo abbia mollato”. Ancora una volta, uno degli argomenti della conferenza è stato Schick. “È un ragazzo che ha bisogno di crescere, sento dire che deve giocare ma se uno non è libero con la testa non può giocare da nessuna parte. Deve ritrovare la condizione però sono contento di come ha lavorato questa settimana”, così il tecnico che la gara di San Siro recupera De Rossi e non potrà contare su Perotti e Gonalons.