Ha iniziato uno sciopero della fame in carcere il regista iraniano Jafar Panahi, direttore del film ‘Gli orsi non esistono’ , vincitore del premio speciale della giuria all’ultima Mostra del cinema di Venezia. Era stato arrestato a luglio 2022, poche settimane prima dell’uscita del suo film. Panahi ha annunciato che rifiuterà cibo o medicine a partire da oggi “per protesta contro il comportamento extralegale e disumano dell’apparato giudiziario e di sicurezza”.
Il 62enne era stato condannato per propaganda antigovernativa nel 2011 ma la sentenza non era mai stata eseguita. Bandito sia dai viaggi che dal cinema, ha continuato a realizzare film underground che sono stati distribuiti all’estero con grande successo. Poi l’arresto a luglio, dopo essere andato all’ufficio del procuratore di Teheran per indagare sugli arresti di altri due cineasti iraniani: un giudice ha dunque stabilito che dovesse scontare la pena precedente.
Il suo ultimo film, ‘Gli orsi non esistono’, nel quale interpreta una versione fittizia di se stesso mentre gira un film lungo il confine tra Iran e Turchia, è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia a settembre, una settimana prima dell’inizio delle proteste scatenatesi nel Paese dopo la morte di Mahsa Amini. Il New York Times e l’Associated Press lo hanno definito uno dei 10 migliori film dell’anno e il critico cinematografico Justin Chang del Los Angeles Times lo ha definito il miglior film del 2022.