Battere Bologna e Cagliari e sperare che là davanti qualcuno freni per poter tornare seriamente in corsa per un piazzamento Champions che oggi sembra lontano. E’ questo il piano della Juventus da qui a Natale per alimentare la corsa verso il quarto posto. La situazione è difficile, tra emergenza infortuni e problemi in zona gol (sono appena 23 in 17 gare, giusto uno in più del prossimo avversario che naviga a metà classifica) ma alla vigilia della trasferta in terra emiliana Massimiliano Allegri predica calma. “Non ci sono ultimatum, va fatto un percorso di crescita, stiamo lavorando per far sì che le cose vengano fatte meglio – ha sottolineato il tecnico bianconero – Siamo coscienti che siamo in ritardo in classifica ma abbiamo ancora 21 partite per sistemarla”.
Al Dall’Ara l’allenatore livornese si aspetta “una partita difficile” perché “loro vengono da due sconfitte consecutive e giocare lì non è mai semplice” ma anche perchè la Vecchia Signora resta in emergenza. Paulo Dybala non ha riportato lesioni dopo l’infortunio di Venezia ma è out per la sfida di sabato, al pari di Chiellini, Danilo e Chiesa, con gli ultimi due che si rivedranno solo nel 2022. Dejan Kulusevski, dopo l’operazione per sinusite, è rientrato ma “non ha i 90 minuti nella gambe: l’operazione che ha subito non gli ha permesso di mangiare cose solide ma solo liquide ed ha perso un po’ di peso – ha spiegato – Averlo in panchina però sarà già importante”. Le assenze però rischiano di non finire qui. Alex Sandro e Locatelli non sono al meglio, il brasiliano verrà sostituito da Pellegrini, cresciuto nelle ultime uscite, mentre un eventuale forfait del playmaker ex Milan complicherebbe gli scenari sulla linea mediana. Dubbi anche in attacco, dove Morata è certo del posto e il ballottaggio Kaio Jorge-Kean è aperto, con il brasiliano favorito per una maglia da titolare.
La Juve ha gli uomini contati, l’attacco stenta ma Allegri non si aspetta sconvolgimenti dal mercato di riparazione. “Non ha senso parlarne ora, ci sono altre due partite. Ci pensa la società, parliamo tutti i giorni, ma non è il mercato che può risolvere la fase realizzativa” e tutti gli altri problemi che affliggono i bianconeri. Il mese di gennaio sarà comunque fondamentale per i tanti scontri diretti (Napoli, Roma e Milan) che attendono la Vecchia Signora, impegnata anche nella Supercoppa contro l’Inter e in Coppa Italia. “Gennaio e febbraio diventano due mesi determinanti – ha ammesso Max – Ora pensiamo a Bologna e Cagliari, poi vedremo. Magari cambia l’anno e cambia tutto”. Il gap sul quarto posto, distante otto lunghezze, va però accorciato prima. “E’ inutile preoccuparsi, bisogna lavorare – ha aggiunto il tecnico della Juve – Abbiamo recuperato sei punti al Napoli, è un aspetto positivo. A gennaio abbiamo Roma e Napoli una dopo l’altra, sono due passaggi importanti. Bisogna finire al meglio e farsi trovare subito pronti”. Ora, però, serve soprattutto un successo a Bologna.