Se c’è una squadra che rovinare la festa al Brasile in casa propria, questa è sicuramente l’Argentina; basta dare un’occhiata alla grandissima serie di giocatori che l’albiceleste ha dato i natali negli ultimi quarant’anni; eppure nonostante questa straordinaria qualità di talento, l’Argentina ha vinto il mondiale ‘solo’ due volte, meno di Brasile, Italia e Germania ed dal 1990 quando persero la finale all’Olimpico di Roma dall’allora Germania Ovest, che non superano i quarti di finale.
Sono rimasti impantanati nella fase a girone nel 2002 (cose che capitano, è successo anche a noi in Sud Africa in un girone abbordabilissimo) nonostante avessero in squadra giocatori di valore assoluto come Gabriel Batistuta o Juan Sebastián Verón. Quella del 2014 è ora più che mai la squadra di Lionel Messi che guocherà ormai in piena maturità la il suo terzo Mondiale: Alejandro Sabella lo ha messo al centro del progetto costruendogli intorno una squadra che lo possa mettere nelle condizioni di fare la differenza. È vero: ci sono anche Angel di Maria, Sergio Aguero ed Ezequiel Lavezzi: ma sono un gradino sotto nelle priorità del CT pe rnon aprlare di Tevez che nonostante la sua stagione straordinaria alla Juventus rischia anche di non avere il posto sicuro.
Messi segna tanto (41 gol questa stagione) ma soprattutto fa segnare tantisismo: 60 i suoi assist nella Liga quest’anno, in una stagione tutt’altro che straordinaria per il Barcellona.
Argentina che non è altrettanto consolidata in difesa con i suoi giocatori esperti, certo ma anche un po’ stagionati. Cinque i pareggi e due le sconfitte nelle sedici partite giocate nel girone di qualificazione sudamericano con parecchie responsabilità difensive. Ma il girone che li vede testa di serie non sarà un problema; qualche grattacapo arriverà se mai già dagli ottavi di finale con Svizzera o Francia, la prima di ogni girone affronta la seconda del girone corrispettivo. Una squadra che può arrivare anche fino in fondo, se saprà superare le sue individualità, limare le sue imperfezioni in difesa e soprattutto se avrà il miglior Messi possibile. Quello che molto spesso fa la differenza.
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