Non ci ha messo molto la Juventus a cancellare la delusione e le polemiche per la finale di Coppa Italia persa contro il Napoli. Ai bianconeri è bastato un tempo per battere il Bologna abbastanza agevolmente. Un rigore di Ronaldo (trattenuta di Denswill su De Ligt) e una magia di Dybala hanno piegato i rossoblù e diradato in parte le noi che si erano addensate sulla squadra di Sarri. Va detto che, al di là dei due gol e di almeno cinque occasioni costruite in discreta scioltezza, la Juventus ha dato la sensazione di essere più ‘affamata’ ma ancora lontana dalla condizione migliore. Il gioco non sempre è stato fluido a dispetto del fatto che il Bologna non abbia mai pensato solo a difendersi ma abbia sempre mantenuto un atteggiamento disinvolto. E, questo, ha agevolato sicuramente i campioni d’Italia.
Sotto il profilo delle prestazioni dei singoli, benino Rabiot, benino Bernardeschi (un palo per lui), in ripresa Ronaldo e Dybala, onesti gli altri. Nota negativa l’infortunio muscolare di De Sciglio che, unito al ko di Alex Sandro, crea non pochi problemi a Sarri. Anche perché Danilo è riuscito nella titanica impresa di farsi espellere per doppia ammonizione: trenta minuti inutili per farsi cacciare senza scusanti. Con il Lecce l’unica soluzione per allestire la difesa a quattro sarà riconvertire Matuidi terzino.
Nel Bologna è stato ancora una volta Palacio a fare la differenza sugli altri, al punto che viene da domandarsi cos sarebbe successo se l’argentino fosse stato schierato subito da Mihajlovic.
Ora la Juventus ha quattro punti di vantaggio sulla Lazio che però deve ancora giocare contro l’Atalanta.