La strategia torna ad essere la stessa, volare basso, non farsi prendere dall’euforia e fare un passo alla volta. Alla Lazio il sogno scudetto non è certo svanito ma il tecnico Simone Inzaghi, dopo le due partite post-Covid contraddistinte dal ko con l’Atalanta e la vittoria in rimonta sulla Fiorentina, non intende alzare il livello di tensione e alla vigilia della sfida esterna di stasera alle 19:30 contro il Torino a caccia di punti rassicuranti per evitare brutte sorprese, invita alla prudenza. “La mia squadra ha dimostrato di avere tanto cuore nel rimanere nelle zone alte della classifica, la gara contro la Fiorentina era insidiosa. La vittoria contro i viola ci ha avvicinato al nostro grande obiettivo, che è la Champions League”, ha dichiarato il tecnico biancoazzurro che fa un passo indietro ricordando da dove l’Aquila biancazzurra era partita: “Sappiamo da dove abbiamo iniziato 4 anni fa, con l’obiettivo di migliorarci anni dopo anno e di conquistare trofei. Ci siamo riusciti, adesso dobbiamo conquistare la matematica qualificazione”.
I conti però li deve fare con un Torino che ha quantomeno ritrovato il suo attaccante Belotti, che ha segnato nelle ultime due partite in campionato e proverà a tenere i granata lontano dalle zone calde. Sarà una sfida nella sfida per il bomber granata in campo contro il compagno di nazionale Immobile: i due sono grandi amici, la stima è reciproca e la sana competizione darà ancora più vivacità a una sfida che la Lazio ha l’obiettivo di vincere se vuole mantenersi in scia della capolista Juventus.
Il ritmo forsennato di campionato induce a fare in casa biancoceleste delle scelte mirate e del turnover, anche se non sono pochi i calciatori alle prese con diversi acciacchi. Inzaghi ha evidenziato che Cataldi andrà con la squadra ma difficilmente potrà giocare dall’inizio, così come Marusic. Si valuterà anche Correa così come le condizioni di Caicedo e Immobile. “Gli altri indisponibili speriamo invece di recuperarli per la partita contro il Milan. Ho poi André Anderson, un calciatore duttile e giovane che sta crescendo. Purtroppo davanti ho poche scelte a causa delle assenze di Adekanye e Raul Moro, quindi il brasiliano potrebbe tornare utile anche in attacco”, ha spiegato Inzaghi. Ai granata serve un’impresa: il 4-0 subito all’andata segnò l’inizio della fine dell’avventura di Walter Mazzarri, che una settimana dopo capitolò 7-0 contro l’Atalanta per poi crollare con il Lecce. L’arrivo di Longo ha cercato di dare la scossa ma le prestazioni non sono mai state troppo convincenti. Dopo il successo sull’Udinese, il ko contro il Cagliari ha riproposto i difetti di un gruppo che non riesce a trovare continuità di gioco e risultati. Per non finire risucchiata alla squadra di Longo servono punti, al resto ci sarà tempo.