Identificati i responsabili del volantino sessista diffuso allo Stadio Olimpico durante la partita Lazio-Napoli con cui i tifosi biancocelesti invitavano le donne a tenersi lontane dalle prime file solitamente occupate dalla tifoseria organizzata. La digos, al lavoro sulla vicenda, ha già pronta una prima informativa indirizzata alla procura di Roma e presto potrebbero scattare le prime denunce per i firmatari del volantino discriminatorio.
Intanto proseguono su media e social le polemiche legate alle 11 righe del volantino ‘sessista’ diffuso sabato durante la prima partita di campionato e indirizzato a ‘donne, mogli e fidanzate’ laziali. “La Nord per noi rappresenta un luogo sacro – recita la nota – Un ambiente con un codice non scritto da rispettare. Le prime file, da sempre, le viviamo come fossero una linea trincerata. All’interno di essa non ammettiamo Donne, Moglie e Fidanzate, pertanto le invitiamo a posizionarsi dalla 10/a fila in poi. Chi sceglie lo stadio come alternativa alla spensierata e romantica giornata a Villa Borghese, andasse in altri settori”. Il volantino è firmato ‘Direttivo Diabolik Pluto’.
Diabolik è notoriamente uno dei capi degli Irriducibili, storico gruppo ultras della Lazio. La nota scatena polemiche che da sabato corrono sui social e non accennano a placarsi con prese di distanza di uomini e donne, laziali e non, con commenti che vanno dal “benvenuti nel medioevo, ah no, è solo lo Stadio Olimpico”, a ‘l’islam in curva nord’ e ancora ‘tutta la povertà culturale dell’Italia in un foglio di carta’.
Duro il messaggio di un gruppo di tifose biancocelesti riportato da Sport Mediaset: “Siamo un gruppo di donne cresciute in curva, che la vedono come un ruolo sacro e che rispettano quel codice non scritto. Però siamo rimaste indignate nel leggere quelle undici righe fatte girare prima della gara. Prendiamo le distanze da quei laziali che non danno il giusto valore alla Nord con comportamenti inadeguati, come prendiamo le distanze da quei laziali che non si ricordano che sono stati messi al mondo da una donna”.