Nel derby della Mole le statistiche dicono che il Torino non batte la Juventus in una partita di campionato dall’aprile del 1995: sono passati più di 18 anni. Tant’è che Ventura, in conferenza stampa scherzandoci sopra ha detto che “se il Torino dopo molti anni è riuscito a battere in trasferta il Bologna forse può davvero battere anche la Juve”.
A giocare in casa è il Torino che oltre a poter contare una superiorità di presenza del tifo (ma contro la Juve chi può dirlo in Italia?) deve guardare a quanto di buono la squadra granata sta facendo soprattutto grazie a Cerci, capocannoniere della Serie A che oltre a marcare con regolarità si conferma prezioso uomo assist. Indubbiamente è lui che si è preso la responsabilità di portare il gioco della squadra a un livello più alto. Nelle prime giornate di campionato Cerci si è dimostrato in condizioni stratosferiche: cinque i gol, sette nelle ultime sette presenze. Considerando che nelle precedenti 40 ne aveva segnato altrettanti possiamo davvero parlare di uno stato di grazia.
La Juventus deve fare i conti con la fatica di tre partite in otto giorni e di una quarta partita di Champions League, quella contro il Galatasaray, della quale tenere conto con un po’ di turn-over.
Dei diciotto anni di digiuno granata abbiamo detto: diciamo anche delle 61 vittorie bianconere contro i 34 successi granata (41 pareggi) nei 137 derby giocati fin qui. Ma questo riguarda solo il campionato: se si considerano anche le altre sfide in competizioni ufficiali la forbice diminuisce con 77 vittorie della Juve e 55 del Torino (54 i pareggi nei 186 derby complessivi).
Tra tanti precedenti si tratta di una ‘prima volta’: il derby tra Juventus e Torino non si è mai giocato all’ora di pranzo. Un piatto forte insomma…
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