Il relatore Emanuele Fiano accantona il subemendamento alla legge elettorale che prevede la riduzione dei collegi uninominali dopo la richiesta proveniente da Forza Italia e dalla Lega e dopo che Articolo1-Mdp hanno annunciato il voto contrario alla proposta di modifica senza il voto disgiunto. La decisione arriva dopo che Pd e M5S sembravano aver trovato un’intesa sul punto, proponendo di far scendere i collegi da 303 a 225.
Accantonato da Fiano anche l’emendamento del M5S a prima firma Danilo Toninelli che prevede il voto disgiunto.
Nel complesso sono 780 gli emendamenti presentati al testo approdato oggi in commissione Affari costituzionali della Camera. Si tratta di 363 subemendamenti, di cui 127 sui collegi, che si sommano ai 417 già presentati.
Intanto, arriva l’appello di Ap, fortemente contrario alla soglia di sbarramento al 5% previsto dal proporzionale alla tedesca, che potrebbe condannarlo all’esclusione dal Parlamento. “No a voto anticipato. Irresponsabile far cadere il terzo governo in 4 anni vanificando sforzi del Paese. Confidiamo nell’intervento del Colle”, scrive la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, su Twitter. “Attenzione al controllo di costituzionalità del presidente Mattarella a legge ultimata. La figuraccia di un rinvio alle Camere sarebbe in questo caso molto più grave della sconfitta referendaria. E l’abbandono della politica, stavolta sí, sarebbe una scelta obbligata”, fa eco la presidente dei senatori di Alternativa popolare-Centristi per l’Europa, Laura Bianconi.