Spal dal destino ormai segnato. L’Udinese in poco più di mezz’ora la affonda con due reti di de Paul e Okaka per poi calare il tris nel finale firmato da Lasagna spegnendo le speranze salvezza per i ferraresi apparsi poco coraggiosi e aggressivi, bloccati psicologicamente dal peso della sfida che era vista come ultima spiaggia. I friulani con questo successo per 3-0 si portano a più otto dalla zona retrocessione e possono dunque gestire al meglio le prossime sfide mentre la Spal si avvia a lasciare la massima serie. Al momento solo la matematica non la condanna ma per il gioco espresso, la tenuita fisica e la mancanza di fiducia non sembrano essere margini per un miracolo. .
Di Biagio sceglie il modulo 3-5-2 con Castro ad affiancare Petagna per dare maggiore qualità in avanti mentre in difesa Felipe torna titolare e affianca Vicari e Bonifazi davanti a Letica. Gotti ripropone il modulo offensivo con il tandem Lasagna-Okaka mentre e centrocampo Zeegelaar sostituisce lo squalificato Serna. Il ritmo è molto basso anche a causa del grande caldo, i ferraresi sono condizionati anch dal fatto che sono obbligati a vincere e la posta in palio è alta. La prima occasione al 7′ è dei friulano con Lasagna che di testa spreca sottoporta arrivando leggermente in ritardo su un cross perfetto di De Paul. Ma è il primo squillo dell’Udinese, che prelude al vantaggio frutto di una respinta corta di Bonifazi (errore della linea difensica spallina) su cross dalla destra di Larsen: De Paul a centro area ne approfitta e con una conclusione potente fa centro. Per la Spal un duro colpo da assorbire, proba a reagire ma l’Udinese con ordine e senza un grande sforzo controlla il match inseguendo a più riprese il raddoppio che arriva al 35′ in contropiede con Okaka che sfrutta un tiro ancora una volta dell’argentino De Paul deviato da Felipe. Per la squadra di Biagio è buio totale, scollata e senza forze non mostra di aver le capacità mentali di ribaltare il match. Troppi gli errori in fase di impostazione e, poca corsa e poca aggressività nonostante fosse questa la partita da giocare con i nervi e con i denti.
Nella ripresa serve una Spal più reattiva e con maggiore fame per recuperare la partita ma resta l’Udinese a gestire il gioco, trovando troppo facilmente spazi liberi nella morbida difesa ferrarese. Al 55′ il primo guizzo dei padroni di casa con un diagonale velenoso di Sala da 25 metri che sfiora il palo. Petagna è l’unico che cerca di dare la carica con una paio di occasioni ma come unica punta non può molto senza sponde e appoggi. Di Biagio mette dentro dopo 70 minuti di sterilità offensiva Floccari per cercare di scardinare la difesa friulana. La Spal sembra più pericolosa anche perchè l’Udinese cala leggermente il ritmo ma è pura illusione. I friulani calano il tris con Lasagna all’81’ che aggira in velocità Letica e per la Spal, carente per tutto il match in convinzione e morale, non restano che i titoli di coda.