Prove di dialogo nel centrosinistra. Dopo la rottura, che sembrava definitiva, con la fiducia posta sul Rosatellum, l’Mdp torna sui suoi passi e per bocca di Roberto Speranza tende la mano ai dem, dicendosi pronto a una coalizione di centrosinistra. “Ma dopo tutto quello che ci avete detto come potete pensare di dialogare?” chiede Matteo Renzi, che però si dice ottimista (alle sue condizioni).
“Possiamo vederci già domani – lo invita Speranza intervistato su Repubblica – tu sei disponibile?”. Il terreno di confronto è duplice: legge elettorale e legge di bilancio. “Abbandonino la strada della fiducia al Rosatellum e modifichiamo la legge con le preferenze, oppure aumentando i collegi uninominali. E prevediamo il voto disgiunto”. Il partito di Renzi però sembra non voler scendere a compromessi: confronto sì, ma con il via libera al Rosatellum.
“Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e guardo all’apertura – risponde il segretario dem, ospite di Lucia Annunziata su Rai 3 – se è seria, bene. Discutiamo di cose concrete: sulla legge elettorale e le preferenze si è fatto un accordo con tanti partiti, anche dell’opposizione”, e spiega che “rimettere in discussione il Rosatellum è molto difficile”.
“Se c’è la vera volontà di collaborare, le condizioni da mettere devono guardare al futuro”, frena anche il capogruppo alla Camera del Pd Ettore Rosato, dai microfoni del Giornale Radio Rai. “Intanto approviamo insieme questa legge elettorale, che è una buona legge che ci permette di fare la coalizione”.
“Per noi contano i contenuti, dal Pd al momento il solito ‘ciaone'”, risponde piccato il deputato Mdp Arturo Scotto. “Se vogliono confrontarsi con noi, evitino di schierare provocatori seriali”. Risposte “sconfortanti” per Alfredo D’Attorre, “sconfortanti”, secondo il capogruppo di Mdp al Senato, Maria Cecilia Guerra e “deludenti” per Massimo Paolucci, del coordinamento nazionale del partito di Bersani. L’ex segretario Pd non entra nel merito, ma si fa sentire su Facebook: “Speranza ha preso una iniziativa importante e ha fatto una proposta seria. C’è da augurarsi che le risposte siano serie e non arroganti e propagandistiche. Sarebbe un punto di non ritorno”.
Dalla minoranza dem arriva la preghiera ad accettare l’invito con urgenza: “Da Roberto Speranza è arrivata una importate e inedita apertura. Sono apprezzabili, infatti, sia i toni, sia il terreno che viene proposto per il confronto. Credo che il PD, in ottemperanza a quanto deciso nell’ultima direzione nazionale, debba dare immediata disponibilità al confronto, fissando sin dalle prossime ore un incontro dei vertici dei nostri gruppi con quelli di Mdp” commenta il ministro della Giustizia, Andra Orlando.
Stessa linea seguita dal ministro della Cultura, Dario Franceschini: “La proposta di Robero Speranza e la risposta di Matteo Renzi ricostruiscono un filo di dialogo – twitta -. Nessuno lo spezzi o vincerà la destra”.