Quattro poliziotti messicani sono stati arrestati con l’accusa di essere coinvolti nella scomparsa di tre italiani nello stato di Jalisco nel Messico occidentale.
Secondo quanto riferito dal procuratore statale Raul Sánchez in conferenza stampa, gli agenti, tra cui una donna, “hanno confessato di aver consegnato (gli italiani) ai membri di un’organizzazione criminale di Tecalitlan“, una città di 16.500 abitanti a circa 600 chilometri a ovest di Città del Messico.
I quattro poliziotti, che erano tutti di stanza a Tecalitlan, sono accusati di “sparizione forzata di persone“, ha aggiunto, senza ulteriori dettagli.
I dispersi sono tre italiani della stessa famiglia, un uomo, suo figlio e suo nipote, rispettivamente di 60, 25 e 29 anni. Erano in Messico in vacanza e sono stati visti l’ultima volta il 31 gennaio a Tecalitlan, ha detto uno dei loro parenti, Mario de Vita, egli stesso nipote del 60enne scomparso.
I tre erano stati fermati dalla polizia in una stazione di servizio e in quell’occasione ci fu l’ultimo contatto con de Vita. Da lì in poi il nulla.