“L’iniziativa dell’Onu dispiace: non si comprende come mai un’incaricata da poco tempo inizi immediatamente con una serie di forti critiche. Credo che gli epiteti utilizzati per l’Italia non siano appropriati“. Anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi replica alle parole dell’Alta commissaria delle Nazioni unite per i diritti umani, Michelle Bachelet.
Per il titolare della Farnesina, “amareggia una posizione come quella assunta ieri dalla commissaria Onu Bachelet, che può portare nel linguaggio politico a certe reazioni”. “Se dovessimo trovarci in emarginazioni infondate, sarebbe doveroso renderne conto”, spiega, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital..
Lunedì Bachelet ha espresso preoccupazione per la situazione nel nostro Paese, sostenendo che ci sono troppi “gli atti di violenza e di razzismo, in Italia, contro migranti e rom”. La commissaria per i diritti umani, che prima dei ruoli alle Nazioni Unite è stata presidente del Cile, ha deciso di “inviare un team” nel nostro Paese per monitorare “questo atteggiamento politico e altri sviluppi recenti che hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili”.
Dichiarazioni che non sono piaciute affatto a Matteo Salvini. Accusando l’Onu di essere “prevenuta, inutilmente costosa e disinformata“, il ministro dell’Interno ha ricordato che “l’Italia negli ultimi anni ha accolto 700mila immigrati, molti dei quali clandestini, e non ha mai ricevuto collaborazione dagli altri Paesi europei”.
Poi, da Milano, ha rincarato la dose: “Da un’organizzazione che costa miliardi di euro, a cui l’Italia dà più di 100 milioni all’anno di contributi, ragioneremo con gli alleati sull’utilità di continuare a dare questi 100 milioni per finanziare sprechi, mangerie, ruberie per un organismo che vorrebbe venire a dare lezioni agli italiani”.