L’immigrazione “è una questione urgentissima. Oggi in Italia si contano 650mila migranti di cui solo il 5% ha diritto a restare perché rifugiati. Gli altri rappresentano una bomba sociale pronta a esplodere, vivono di espedienti e di reati“. Queste le parole di Silvio Berlusconi, che, in un’intervista al Tg5, aggiunge: “Noi consideriamo priorità assoluta riprendere il controllo della situazione. Quando saremo al governo investiremo molte risorse per la sicurezza, tra le misure anche il poliziotto e il carabiniere di quartiere, riprenderemo l’operazione Strade Sicure, con tutti i nostri soldati nelle vie delle città al fianco delle forze dell’ordine”.
“Con noi al governo arrivarono 4.400 immigranti, stesso numero della scorsa estate in un weekend; con i quattro governi della sinistra sono arrivati nel 2013 170mila immigrati, nel 2014 150mila, nel 2016 181mila e nel 2017 119mila”, aggiunge Berlusconi.
“Un governo autorevole e ascoltato dovrebbe chiedere, anzi esigere, dall’Unione europea di mettere in campo tutto il peso politico ed economico”. L’ex Cav prevede di intervenire “in tre modi”. E’ necessario stipulare “trattati con paesi del Nordafrica per impedire gli imbarchi di migranti dalle loro coste e organizzare campi di raccolta, controllati dalle organizzazioni internazionali; poi trattati con i paesi di origine dei migranti, affinché siano disposti ad accogliere indietro i migranti che dobbiamo rimpatriare. Infine – continua Berlusconi – è indispensabile un Piano Marshall per l’Africa coinvolgendo Usa, Russia, paesi arabi e dell’Estremo orriente affichè anche con aziende internazionali possa nascere un’economia che assicuri ai nativi posti di lavoro e speranza di benessere”.