Milano si è ripresa a Sassari in gara #3 quanto aveva incautamente perso al Forum in gara #2. Una bella dimostrazione di forza e coesione per le scarpette rosse che evidentemente qualcosa dalle cadute di Pistoia devono avere imparato: e una serie che si presentava a rischio ora offre a Milano addirittura l’occasione di tornare a Milano con il match ball in pugno. Anche se si tratta di una sfida non facile e nemmeno scontata.
Si gioca di nuovo in terra sarda: Sassari è comunque galvanizzata da un momento eccellente e anche dal rinnovo dei rapporti commerciali con gli sponsor fino al 2018 il che significa stabilità e altri investimenti in un momento in cui soldi ce ne sono pochi per tutti. Milano ha in mano il punto della vittoria, è vero: ma non è un punto facile…
Sacchetti vede i suoi carichi: “I miei ragazzi in allenamento erano arrabbiati com’è giusto che sia. Noi passiamo per un team votato all’attacco che dell’attacco ha fatto la sua forza, ed è vero. Ma nell’ultima partita abbiamo recuperato con un atteggiamento importante mai visto nel corso dell’anno, contro un team di alto livello. Sereni per il grosso sforzo fatto per arrivare a giocarcela, anche se abbiamo tirato molto male. La speranza è quella di esprimere lo stesso livello e la stessa intensità di gioco ma con più precisione”.
Quella precisione che Milano ha avuto nei momenti chiave di gara #3 e che probabilmente sarà la chiave di lettura più importante di questa sfida.
Dall’altra parte del tabellone Siena sta facendo il vuoto: a dispetto di un destino societario quanto mai incerto e fino a questo momento molto problematico, la squadra toscana ha conquistato anche gara #3 contro Roma in un en-plein che potrebbe consentire ai toscani di risparmiare forse fisiche e mentali importanti in vista della lunga serie delle finali vincendo già venerdì sera la gara decisiva e lasciano a Roma a zero.
Sassari ha già dimostrato di essere un cliente molto più scomodo e meno consenziente: Milano, che ha la tendenza a distrarsi nei momenti decisivi dovrà prestare la massima attenzione per non prolungare la serie fino all’estremo.
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