Dopo Dominic Thiem e Roger Federer, il mondo del tennis perde un altro dei suoi protagonisti per il finale di stagione. Rafa Nadal si ferma per il resto del 2021: il dolore al piede, che gli ha già impedito di partecipare a Wimbledon, ai Giochi di Tokyo 2020 e ai Masters 1000 di Toronto e Cincinnati, non dà tregua e costringe il maiorchino a saltare anche gli Us Open, l’ultimo Slam della stagione, così come le Atp Finals di Torino, il torneo che racchiude i migliori 8 giocatori del circuito.
“Purtroppo devo chiudere qui la stagione 2021 – ha spiegato lo spagnolo in un messaggio pubblicato sul proprio profilo Instagram – Da un anno soffro più di quanto dovrei per un problema al piede, ho bisogno di fermarmi per un po’ di tempo. Dopo aver discusso con il mio team e la mia famiglia, ho preso questa decisione. Credo sia la strada giusta da seguire per cercare di recuperare e farlo bene”.
Nadal non è alle prese con un infortunio nuovo, ma con il riacutizzarsi di un problema di cui aveva già sofferto nel 2015. Si tratta della sindrome di Müller-Weiss, che ha quasi messo a rischio la sua carriera in passato. Il maiorchino soffre di una malformazione allo scafoide del piede sinistro, una condizione degenerativa che affligge una delle piccole ossa nella parte centrale del piede, determinanti però per la mobilità. Rafa la contiene con scarpe e solette appositamente realizzate che alterano il punto d’appoggio. Ma lo scafoide, l’ultimo osso che si calcifica nello scheletro umano, rimane estremamente vulnerabile, come dimostra il caso del numero 4 del mondo. Saltare il finale di stagione in termini di ranking rischia di costare non poco allo spagnolo: i 2000 punti per il titolo vinto allo US Open nel 2019 svaniranno, lo scenario di uscire dalla top ten a fine anno non è remoto. Andare avanti però, arrivati a questo punto, non era più una alternativa.
“E’ ora di prendere delle decisioni e cercare un tipo di trattamento leggermente diverso per trovare una soluzione a questo problema o almeno migliorarlo per continuare ad avere opzioni per i prossimi anni – ha ammesso – Ho il massimo entusiasmo e predisposizione per fare tutto il necessario per ritrovare la forma migliore possibile, per continuare a competere per ciò che mi motiva davvero e ciò che ho fatto in tutti questi anni. Sono convinto che con il recupero del piede e ovviamente uno sforzo quotidiano molto importante sia possibile raggiungerlo”. Se a dirlo è un highlander della racchetta come lui, c’è da crederli