(LaPresse) In un lungo post su Instagram Alexei Navalny ringrazia i medici che lo hanno curato in all’ospedale Charitè di Berlino. “Probabilmente è abbastanza raro avere persone terribilmente importanti nella tua vita di cui non conosci nemmeno i nomi. – scrive il dissidente russo sulla sua pagina social -. Questa è precisamente la situazione in cui mi sono trovato. Dopo tutto quello che è successo, sono così immensamente grato a un così gran numero di persone che alla fine vi stancherete di leggere i miei post. Ma voglio iniziare con diverse persone, che guarda caso hanno avuto un ruolo chiave nella mia vita e non so nemmeno come chiamarle se non “i miei amici anonimi e di buon cuore”. “Per quanto ho capito (e questa è una congettura, visto che non posso dimostrare nulla), il piano degli assassini era semplice: avrei dovuto ammalarmi 20 minuti dopo il decollo e in altri 15 minuti perdere conoscenza. Non era garantito l’arrivo di un medico e dopo un’altra ora sarei stato in un sacco di plastica nera, sull’ultima fila di sedili, spaventando tutti i passeggeri che andavano in bagno”. I piloti e i medici, persone di “buon cuore”, scrive ancora Navalny nel post su Instagram, “non hanno raccontato bugie” e ” mi hanno regalato altre 15-20 ore di vita. Tutto quello che è successo dopo è stato molto drammatico e merita una storia a parte”.
Navalny ringrazia i medici che lo hanno curato a Berlino
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