Palermo, 17 giu. (LaPresse) – “A bordo c’era una situazione esplosiva, con uomini e donne divisi da un lenzuolo, con persone di diversa nazionalità, tutte micce che potevano far detonare la situazione da un momento all’altro”. Lo ha riferito in aula il teste Alessandro Di Benedetto nel processo Open Arms che si sta celebrando nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo e che vede Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito nell’agosto 2019, quando era a ministro dell’Interno, lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla nave della ong catalana. L’accusa in aula è rappresentata dal pubblico ministero Giorgia Righi. Di Benedetto, rispondendo alle domande dell’accusa ha poi aggiunto: “Fra i minori ci sono stati episodi di autolesionismo, soprattutto nei giorni davanti a Lampedusa”.
Open Arms: Di Benedetto (Emergency), a bordo situazione esplosiva
By
Posted on