“Come già è stato spiegato da medici e psicologi a bordo, se dovesse svilupparsi un’altra azione collettiva non saremmo in grado di controllarla”. Così un portavoce di Open Arms, la nave dell’ong bloccata in mare da 16 giorni con 134 migranti a bordo. “Esigiamo che si compiano le decisioni del Tribunale Amministrativo, si attuino le convenzioni internazionali e si rispettino le vite e i diritti delle persone”.
Open Arms: “Non saremmo in grado di controllare un’altra azione collettiva a bordo”
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