Una professoressa di italiano, Rosa Maria Dell’Aria, docente nell’istituto industriale Vittorio Emanuele di Palermo è stata sospesa dall’insegnamento dall’ufficio scolastico provinciale. Per chi ha emesso il provvedimento la docente non avrebbe vigilato sull’operato dei suoi studenti che nella giornata della memoria avevano presentato un video in cui si accostavano le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Il 27 gennaio in aula magna c’è stata una “normale attività didattica: sono stati accolti dei ragazzi che avevano fatto dei lavori, a quanto pare i ragazzi facendo ricerche su internet hanno trovato delle comparazioni con un periodo precedente ad oggi e hanno fatto una specie di riscontro: ‘prima c’era questo, oggi c’è quest’altro. Ed era in riferimento alle leggi razziali e al decreto sicurezza. Forse qualcosa è sfuggito di mano, perché non era un intervento fatto in classe, ma pubblico e la professoressa non è potuta intervenire dicendo che il paragone era inopportuno”, ha detto Giuseppe Castrogiovanni, vicepreside dell’Istituto Vittorio Emanuele, in un video di repubblica.it.
Una sanzione disciplinare esagerata? “Come docenti non abbiamo voluto assumere un giudizio nei confronti delle determinazioni dell’ufficio scolastico: le abbiamo rispettate. Mi auguro che tutto si risolva nel più breve tempo possibile. La abbiamo vista sconvolta, ma sempre col suo ruolo professionale, distinto, tranquillo”, risponde Castrogiovanni.
“Pensavamo non fosse successo nulla – spiega Castrogiovanni in un altro video pubblicato da Corriere.it – era un intervento, quello di presentare dei lavori di ragazzi, consigliato anche dal ministero sulla Shoah. Non abbiamo ritenuto che ci fossero i presupposti di quanto accaduto. La professoressa, sospesa dal servizio, ha avuto la nostra solidarietà. Lei è serena, ma le dispiace che tutto questo sia accaduto. Non è piacevole a fine carriera per una docente preparata avere un provvedimento. Ma non entro nel merito perché c’è in atto un provvedimento. Rispetto la professoressa, ha sempre avuto un contegno sereno, i ragazzi hanno un ottimo rapporto con lei”.
La sospensione della professoressa di Palermo è scattata a seguito di un’ispezione che è arrivata dopo un post sui social: “Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti. Succede a Palermo, dove una prof per la giornata della Memoria ha obbligato dei 14enni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?”, aveva scritto Claudio Perconte, militante di estrema destra, attivo su siti estremisti e sui social. La sottosegretaria leghista ai Beni culturali Lucia Borgonzoni era intervenuta su Facebook informando di avere avvisato chi di dovere della vicenda.