“Giovedì prossimo sarò a Palermo a testimoniare la lotta alla mafia e per onorare la memoria del giudice Falcone e dei caduti della strage di Capaci. Sono sicuro, e ne sarei felice, che ci sarà anche modo di incontrare la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, che mi auguro possa tornare quanto prima al suo lavoro a scuola, e gli studenti di quella scuola per spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista”, così il vicepremier e ministro Matteo Salvini dice la sua sula polemica dell’insegnante dell’Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo sospesa per non aver ‘vigilato’ su un lavoro di alcuni suoi studenti che metteva a confronto il decreto sicurezza con le leggi razziali del periodo fascista.
Salvini, intervistato da La Presse, ha poi sottolineato: “Mettere la mia faccia di fianco a quella di Mussolini o accostare il dl sicurezza alle leggi razziali e ai campi di sterminio mi sembra un’idiozia, non uno studio scolastico. Mi sembra propaganda politica. Non faccio il direttore didattico, ma se mio figlio venisse a casa e mi dicesse una cosa del genere risponderei che il professore ha qualcosa che non va. Rispetto le idee di tutti, ma sono stufo di essere equiparato a Hitler, Mussolini, ai razzisti e ai fascisti”.
Ma gli attacchi più duri su questa vicenda, tutti diretti proprio contro Salvini, vengono dall’interno della maggioranza. Sono i Cinque Stelle che lanciano affondi: “Piacciono solo i cittadini indottrinati? Obbedienti e quindi incapaci di costruire un mondo migliore di quello che ereditano, di spingerci oltre i diritti già conquistati? La verità è un’altra. Noi lavoriamo tutti i giorni a scuola affinché gli studenti abbiano un pensiero critico, sviluppino ragionamenti indipendenti e soprattutto imparino a pensare con la propria testa. E il ministero della Lega cosa fa? Li censura. Un atto veramente grave e per questo il M5S ha depositato un’interrogazione a prima firma Vittoria Casa”, ha scritto su Facebook il deputato M5S Luigi Gallo, presidente della commissione Cultura della Camera. Il Movimento in Sicilia è intervenuto anche con un’interrogazione all’Ars, primo firmatario il deputato Giovanni Di Caro, vice presidente della commissione Cultura.
Anche dalla sinistra arrivano attacchi contro il vicepremier leghista. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha lanciato una petizione su Change.org per il ritorno in cattedra della professoressa Dell’Aria. Mentre sempre dal Pd Graziano Delrio chiede l’intervento del premier, Giuseppe Conte: “Apprendiamo che questa mattina agenti della Digos si sarebbero recati presso la scuola di Palermo per parlare con il preside, i professori e gli alunni. È un fatto intollerabile. Il presidente Conte richiami formalmente il ministro dell’Interno e il ministro dell’Istruzione e riferisca in Parlamento sulla vicenda”.