Pallavolo, la federazione italiana ha deciso per la chiusura di tutti i campionati
Mentre nel mondo calcistico ci si arrovella per trovare una soluzione che permetta di portare a termine la stagione 2019/2020, la pallavolo italiana sceglie la strada opposta. Sulla scia di quanto già accaduto in altri sport, come ad esempio rugby e basket, anche la Fipav ha infatti deciso per la chiusura della stagione in corso a tutti i livelli, senza assegnare alcun titolo tranne la Coppa Italia già conquistata da Civitanova e Conegliano.
Il comunicato
“La Federazione italiana Pallavolo, dopo un’attenta e approfondita riflessione sulla perdurante situazione emergenziale legata alla pandemia di Covid-19, che sta interessando il territorio italiano e gli Stati di tutto il mondo, ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria. La FIPAV ritiene pertanto conclusi senza assegnazione degli Scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali.”
“La Federazione Italiana Pallavolo, che fin dalle fasi iniziali di questa tragica pandemia, non ha mai fatto mistero della sua politica di gestione della situazione emergenziale, volta prioritariamente alla tutela della salute di ogni tesserato, con questi provvedimenti intende proseguire sulla strada intrapresa negli scorsi mesi. Allo stesso modo la Federazione ribadisce, ancora una volta, che il senso di responsabilità deve necessariamente essere alla base di ogni azione intrapresa in questi giorni e già da domani lavorerà per programmare al meglio la prossima stagione sportiva.”
“La Fipav è arrivata a queste decisioni, tenendo anche conto dei recenti DPCM e delle Ordinanze emesse dal Governo e dalle Regioni, all’interno delle quali non emergono date certe circa la possibilità di riprendere l’attività sportiva in condizioni di completa sicurezza. Le istituzioni nazionali, regionali e medico-scientifiche, inoltre stanno continuando a ritenere necessarie misure di distanziamento sociale per il superamento di questa drammatica emergenza.”
Caos in Lega
La decisione ha però scontentato molti. La Lega maschile aveva chiesto alla federazione di tenere aperto un piccolo spiraglio per poter almeno disputare i playoff scudetto nel caso in cui le condizioni lo avrebbero permesso. La Lega femminile era invece concorde sul congelamento della classifica, con la conseguente assegnazione dello scudetto all’Imoco, la qualificazione europea in base alle posizioni all’ultima partita e il blocco di retrocessioni e promozioni.
La bocciatura di tutte queste proposte ha portato alla ferma critica da parte dei presidenti delle due leghe Diego Mosna e Mauro Fabris, che si sono quindi dimessi dal proprio incarico: “Una decisione di enorme portata – scrivono in una lettera – assunta ignorando il nostro parere. La nostra ferma posizione è dovuta alla incomprensibile, inaccettabile mancanza di rispetto dei ruoli”.
Lo scontro prosegue, la federazione ha chiesto l’intervento del ministro dello sport Vincenzo Spadafora, del presidente del CONI Giovanni Malagò e del presidente di Sport e Salute spa Vito Cozzoli.
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