Il giorno dopo il nuovo appello a vaccinarsi contro il Covid-19 del presidente Emmanuel Macron, che ha descritto chi non lo fa come “irresponsabile” verso sé stesso e gli altri, migliaia di francesi sono scesi in piazza per il quarto sabato consecutivo contro le decisioni del governo. Nel mirino l’obbligo di vaccinazione per chi svolge lavori di cura, ma soprattutto il ‘pass sanitario’ che da lunedì sarà necessario per entrare in bar, ristoranti, eventi culturali, viaggi a lunga distanza. Solo due giorni fa la Corte costituzionale ha dato l’assenso alla nuova legge che espande l’uso del pass.
Sabato scorso i dimostranti erano stati oltre 200mila, nei dati del ministero dell’Interno, mentre erano stati 160mila il 24 luglio. Quattro i cortei a Parigi, nel mezzo di cordoni di polizia in assetto antisommossa e cartelli con slogan come ‘#Passdellavergogna‘ e ‘dittatura sanitaria’. Tra i presenti vari ‘Gilet gialli’, il presidente del partito d’estrema destra Patriots Florian Philippot, il sovranista e leader di Debout la France, Nicolas Dupont-Aignan.
I cortei, tranne alcuni momenti con tensione con lanci di fumogeni, si sono svolti pacificamente. Migliaia di persone hanno sfilato anche a Nizza, Marsiglia, Lille, Aix-en-Provence, Tolone. Nel frattempo, tuttavia, i sondaggi mostrano che la maggioranza dei francesi è a favore dell’uso del ‘green pass’, che prova cioè l’avvenuta vaccinazione, negatività al test o guarigione dal Covid-19. Il Paese sta registrando oltre 21mila contagi al giorno, un chiaro aumento rispetto a un mese fa. Dei 36 milioni di abitanti, il 54% è vaccinato completamente, mentre 7 milioni hanno ottenuto la prima dose dopo l’annuncio di Macron sulla necessità del pass (il 12 luglio). Altrove, simile pass è intanto entrato in vigore in Italia, Danimarca, Austria, Germania.
Negli Usa, invece, i contagi quotidiani sono saliti sopra quota 100mila, tornando ai livelli dell’inverno. Casi e ospedalizzazioni sono aumentati nell’ultimo mese, alimentati dalla variante Delta. E il virus si diffonde soprattutto tra i non vaccinati, specialmente nel sud. È quella che il presidente Joe Biden chiama “la pandemia dei non vaccinati”, che descrive come vittime “evitabili” invitando tutti a vaccinarsi. E che, ieri, ha chiarito di essere favorevole all’obbligo imposto dai datori di lavoro di completa vaccinazione per tornare negli uffici. Secondo ‘The Washington Post’, l’amministrazione starebbe valutando anche di ritirare i fondi federali a chi non obbligherà i dipendenti a vaccinarsi. Molte aziende hanno già aderito all’appello. Tra i tanti, Cnn ha già licenziato tre dipendenti che sono entrati in una sede senza essere immunizzati, mentre United Airlines ieri ha imposto l’obbligo di vaccinazione.