Roma, 5 feb. (LaPresse) – Primo intoppo sul cammino del tavolo per la riforma del sistema pensionistico: a quanto si apprende è infatti saltato l’appuntamento fissato per lunedì 7 – solo informalmente alla compilazione del calendario, cioè senza una convocazione ufficiale -quando governo e sindacati dovevano incontrarsi per una verifica politica. La decisione, viene spiegato, è dovuta al fatto che non sono stati ancora approfonditi dal punto di vista tecnico gli aspetti legati alla flessibilità in uscita. Dunque, prima del ‘tagliando’ con i segretari di Cgil Cisl e Uil e i ministri interessati andrà convocata la riunione tra i tecnici. Una decisione che però irrita la Uil, che “non ci sta se il governo pensa di cincischiare sulle pensioni”. Il rinvio “è un fatto grave” e la motivazione addotta “è infondata e pretestuosa”. Furono proprio i rappresentanti del governo, ricorda il segretario confederale Domenico Proietti, a chiedere di fare una riunione politica dopo i primi incontri tecnici sui temi dei giovani , delle donne e della previdenza complementare. Inoltre, nell’ incontro tecnico di giovedì scorso, sono stati i rappresentanti del governo a proporre di fissare la successiva riunione tecnica dopo quella politica del 7 febbraio. “La Uil – ricorda Proietti – ha partecipato con serietà e impegno propositivo al confronto con il governo, chiedendo significativi interventi per salvaguardare le future pensioni di giovani e donne e per diffondere la previdenza complementare. La Uil, dunque, si aspetta che il governo riprenda subito il confronto per definire, in vista del prossimo Def, soluzioni positive alle attese dei lavoratori e delle lavoratrici”.
Pensioni: salta verifica politica tavolo governo-sindacati prevista lunedì
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