(LaPresse) Ancora proteste in Polonia a seguito della decisione della Corte Suprema, presa il 22 ottobre, di restringere ulteriormente il diritto all’aborto nel Paese. Domenica, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza violando le restrizioni imposte nel Paese per prevenire la diffusione del coronavirus. Con la nuova sentenza, la Corte Suprema ha stabilito che è incostituzionale interrompere una gravidanza a causa di difetti congeniti del feto, vietando di fatto quasi tutti gli aborti. In questo modo, l’interruzione è consentita solo quando la gravidanza minaccia la salute della donna o è il risultato di stupro o incesto. Secondo i gruppi femministi, mercoledì a Varsavia ci sarà uno sciopero generale.
Polonia, ancora proteste contro la legge sull’aborto
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