Varsavia (Polonia), 7 gen. (LaPresse/AP) – Il politico più potente della Polonia, Jaroslaw Kaczynski, leader del PiS, ha ammesso che il Paese ha acquistato lo spyware Pegasus sviluppato dal NSO Group israeliano ma ha negato che questo sia stato utilizzato per spiare gli oppositori. Kaczynski ha affermato che il software è utilizzato dai servizi segreti in molti paesi per combattere il crimine e la corruzione. “Sarebbe un male se i servizi polacchi non disponessero di questo tipo di strumento”, ha detto il leader del partito al governo in un’intervista che sarà pubblicata nell’edizione del lunedì del settimanale ‘Sieci’, di cui sono state pubblicate delle anticipazioni dal portale di notizie wPolityce.pl. L’intervista segue la notizia esclusiva dell’Associated Press secondo cui Citizen Lab, un gruppo di monitoraggio presso l’Università di Toronto, ha scoperto che i telefoni di tre critici del governo polacco sono stati hackerati con lo spyware Pegasus. Le rivelazioni hanno scosso la Polonia, in cui il caso è stato paragonato allo scandalo statunitense Watergate.
Polonia: Kaczynski ammette acquisto Pegasus ma afferma, nessun oppositore spiato
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