Milano, 18 set. (LaPresse) – “Lo hanno tormentato finché non si è ucciso”. A ‘Pomeriggio Cinque’ parlano Liliana e Federico, i genitori di Andrea Natali, il 26enne di Vercelli che, umiliato da continue vessazioni e prese in giro, si è tolto la vita. “Queste persone devono andare in galera – dice Federico, visibilmente commosso – perché sono loro i veri responsabili della morte di mio figlio”. Da anni Andrea subìva violenze, riprese e caricate in internet dagli stessi bulli che lo perseguitavano. “Vorrei solo dire ai ragazzi vittime di bullismo di parlare con qualcuno – conclude Federico – non fate la fine di mio figlio”.
A raccontare le violenze, un anno fa, era stato lo stesso Andrea. La polizia postale, in seguito alla denuncia del ragazzo, aveva chiuso la sua pagina Facebook, indagando su un suo ex collega. Dopo quell’episodio, tuttavia, il 26enne era caduto in depressione, fino alla drammatica decisione di togliersi la vita. Il proprietario della carrozzeria dove lavorava Andrea, intervistato dalle telecamere di ‘Pomeriggio Cinque’, sostiene tuttavia che quelle pubblicate su internet fossero soltanto due foto “innocenti”: una lo ritraeva in un bidone della spazzatura, ma secondo il carrozziere il ragazzo appariva “felice e sorridente”. “Non è andata affatto così – ribatte Federico Natali – esistono molte foto e video orribili”. Una versione, quella del padre, confermata anche dall’inviato di Barbara d’Urso. “Andrea è stato minacciato, per questo non è riuscito a parlare con noi – racconta ancora Federico – gli ultimi quattro o cinque giorni, infatti, mi aveva raccontato che qualcuno voleva ucciderlo”.
Pomeriggio 5, genitori Andrea Natali: Così hanno ucciso nostro figlio
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Milano, 18 set. (LaPresse) – “Lo hanno tormentato finché non si è ucciso”. A ‘Pomeriggio Cinque’ parlano Liliana e Federico, i genitori di Andrea Natali, il 26enne di Vercelli