Il sapore della sconfitta. No, non stiamo storpiando il titolo del celebre film sul football americano interpretato da Denzel Washington. È quanto non conosce più il Porto. I draghi non incassano una sconfitta dallo scorso 4 maggio, Liga Sagres 2013/2013 in casa dell’Olhanense. Da quel giorno una striscia di dodici risultati consecutivi, dalle amichevoli con Everton, St. Etienne e Wba, ai playoff di Champions con il Lille fino alle gare di campionato con Maritimo e Guimaraes, per citarne alcune. Jackson Martinez è letteralmente scatenato con sei gol in sei partite, i nuovi arrivati Tello, Casemiro, Martins Indi e Jose Angel hanno migliorato sensibilmente il valore di una rosa che lo scorso anno non è andata oltre il terzo posto in patria. Mister Julen Lopetegui vuole portare la striscia a tredici e oltre. La prima missione è quella di uscire indenni dalla prima giornata della fase a gironi di Champions, compito alla portata ma da non sottovalutare. All’Estadio do Dragao arrivano i bielorussi del Bate Borisov, primissimi in patria e nell’Europa che conta grazie alle vittorie su Skenderbeu, Debrecen e Slovan Bratislava. L’unica brutta notizia per il Bate è arrivata dal mercato con la cessione della stella Krivets, passato ai francesi del Metz. Capitolo formazioni. Ospiti al completo, locali privi di Helton e Oliver e con Alex Sandro e Tello in dubbio.
Porto (4-1-4-1): Fabiano; Sandro, Martis Indi, Maicon, Danilo; Casemiro; Quintero, Herrera, Neves, Brahimi; J. Martinez. All. Lopetegui.
Bate (4-5-1): Chernik; Khagush, Filipenko, Polyakov, Mladenovic; Yakovlev, Olekhnovich, A. Volodko, Aleksievich, M. Volodko; Rodionov. All. Yermakovich.
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