L’Assemblea nazionale, cioè la Camera bassa del Parlamento francese, ha deciso di revocare l’immunità parlamentare alla deputata e leader del Front national, Marine Le Pen, in relazione all’indagine a suo carico per avere diffuso a dicembre 2015 su Twitter tre foto di atrocità compiute dallo Stato islamico. Lo riferiscono a Efe fonti parlamentari. Era stata la giudice che indaga sul caso a chiedere all’Assemblea di togliere l’immunità a Le Pen, che è stata eletta in Parlamento a giugno, dopo essere stata battuta da Emmanuel Macron nel secondo turno delle elezioni presidenziali.
Le Pen aveva pubblicato su Twitter le tre foto di esecuzioni dell’Isis in risposta a un giornalista che aveva paragonato il gruppo terroristico al Front national: “Questo è l’Isis”, aveva scritto Le Pen allegando le immagini; poi aveva ritirato una delle tre foto, cioè quella della decapitazione del giornalista Usa James Foley, su richiesta della famiglia, ma aveva mantenuto online le altre due foto di propaganda. In Francia la diffusione di “messaggi di carattere violento, che incitano al terrorismo” o “violano la dignità umana” prevede pene fino a tre anni di carcere e 75mila euro di multa.
Le fonti parlamentari indicano che la commissione che ha votato sulla questione, composta da 22 deputati, ha ritenuto “seria, legale e sincera” la richiesta della giustizia di revocare l’immunità nonostante, come sempre, non sia entrata nel merito della questione. Con questa decisione, Le Pen potrà essere convocata dalla giudice di Nanterre, alle porte di Parigi, che si sta occupando del caso. Già a settembre la stessa commissione dell’Assemblea nazionale aveva tolto l’immunità a un altro deputato del Front national, Gilbert Collard, indagato per la stessa accusa. Noto avvocato, il deputato ha annunciato un recorso contro questa decisione presso un tribunale amministrativo, e ha fatto sapere che denuncerà il presidente dell’Assemblea, François de Rugy. A seguito della sua elezione come deputata, Le Pen ha abbandonato il suo seggio all’Europarlamento, che a marzo le aveva ritirato l’immunità nell’ambito delle indagini per i presunti impieghi irregolari dei suoi assistenti parlamentari. Durante la campagna elettorale, Le Pen aveva invocato questa immunità di europarlamentare per non presentarsi alle convocazioni della giustizia francese che indagava su questo caso.