Sullo stadio olimpico si spegne la fiaccola. Viene issata la bandiera della Cina. Ora le Olimpiadi invernali si congedano ufficialmente dalla Corea del Sud dopo 17 giorni di gare e di eventi. Addio PyeongChang, arrivederci a Pechino nel 2022.
Le ‘Olimpiadi della pace’ si sono concluse sotto gli occhi dei tre attori principali: seduti nello stesso palco il presidente del Sud, Moon Jae-in, l’alleato americano rappresentato dalla figlia del presidente Trump, Ivanka, e una nutrita delegazione di alti funzionari del Nord. Strette di mano a suggellare ciò che tutti attendono: che “il tempo di pace”, vissuto in questa sorta di tregua olimpica, continui. “I Giochi sono un omaggio al passato e un atto di fede verso il futuro. Continueremo con il dialogo di pace anche quando la fiamma olimpica sarà spenta”, promette il presidente del Cio Thomas Bach. Si guarda a nuovi orizzonti, ‘the next wave”, come il titolo della cerimonia.
Una nuova avventura che porta a rompere le convenzioni e sfidare se stessi per raggiungere maggiori traguardi. I Giochi olimpici sono giunti alla fine, ma c’è una nuova sfida per tutti. Lo sanno bene i vari Moon, Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un. “I Giochi hanno dato agli atleti provenienti dalla Corea del Sud e del Nord l’opportunità di diventare amici – ricorda il presidente del Sud – Qui a PyeongChang, tutti hanno assistito alla nascita della pace; ogni passo compiuto prima e durante i Giochi ci ha avvicinato alla sua realizzazione”.