Metodo Draghi per chiudere la partita delle nomine Rai e assicurare una corretta e, soprattutto, una informazione imparziale per l’elezione del presidente della Repubblica. Sono continue le interlocuzioni tra l’amministratore delegato, Carlo Fuortes, e palazzo Chigi, a poche ore dall’invio dei curricula dei candidati alla guida dei tg, che arriveranno oggi sulle scrivanie dei consiglieri del Cda di viale Mazzini. La riunione dei vertici Rai è programmata alle 11.30 di giovedì ma, secondo quanto si apprende da fonti interne al servizio pubblico, le decisione saranno prese solo in zona Cesarini. Il nodo da sciogliere resta, infatti, quello del telegiornale della rete ammiraglia che, secondo prassi, spetta al governo e alla sua maggioranza.
Il confronto tra la direzione e i partiti, tuttavia, non ha portato a nulla di concreto con Fuortes rimasto colpito dal fuoco incrociato e da diversi veti che i leaders hanno posto sui nomi in campo. Il risultato, a poche ore dall’invio delle candidatura, è che Monica Maggioni e Simona Sala sono ancora a contendersi il Tg1. La prima gradita più al centrodestra e a Italia viva, mentre la seconda (direttore del Gr1 ed ex quirinalista) avrebbe il benestare dei 5Stelle e del Pd. Il fallimento della trattativa dell’ad con conseguente insoddisfazione di chi vicino al premier segue il dossier, avrebbe infatti – filtra da fonti qualificate – costretto a una svolta. Le nomine di Tg1, Tg2, Tgr e Raisport sarebbero infatti sul tavolo di Draghi, pronto a riproporre il metodo già usato per altre nomine. In sintesi l’ex capo della Bce è pronto a ‘suggerire’ al Cda un nome “indiscutibile, al di sopra parti” e soprattutto “inattaccabile”, che potrebbe anche uscire dall’identikit di essere una donna e risorsa interna della Rai. La compagine formata da Lega e Forza Italia, con il sostegno di Matteo Renzi, tuttavia non molla e proprio in queste ora si è rafforzato il pressing, a favore di Maggioni.
Con questo schema al Tg2 rimarrebbe Antonio Sangiuliano, con Sala che traslocherebbe al Tg3, lasciando libero il Gr1 dove approderebbe invece Giuseppe Carboni, attualmente alla guida del Tg1. Con Sangiuliano al notiziario di Rai2, è probabile che per i Tgr ci sia un avvicendamento con Roberto Pacchetti (quota Lega), pronto a prendere il posto di Alessandro Casarin che invece passerebbe a un incarico nel progetto dei canali tematici, visti i risultati eccellenti ottenuti con i tg regionali. Così Fratelli d’Italia, già senza una rappresentanza in cda, rimarrebbe a bocca asciutta ed è qui che, secondo quanto filtra, la tensione in maggioranza sarebbe salita alle stelle. Secondo fonti del Carroccio, è il Pd che ha un debito con il partito di Giorgia Meloni, avendo all’attivo un ad e un membro nel Consiglio di amministrazione schierato con il Nazareno. Per questo dovrebbero essere proprio i dem a cedere qualcosa,