Il Rosatellum c’è. Il Pd c’è, e “sulla legge elettorale basta rinvii”. Matteo Renzi non indietreggia di un millimetro e quando si profila in commissione Affari costituzionali della Camera la possibilità di uno slittamento dei tempi per l’approdo in aula, serra le fila dentro e fuori il Partito democratico: “Dopo mesi di rinvii, la Camera ha deciso di andare in aula il 29 maggio. Questo permetterà – per regolamento – di avere tempi contingentati e di approvare la nuova legge nei primi giorni di giugno. Come Partito Democratico lanciamo un appello a tutti gli altri: per favore, non perdete altro tempo. Diteci dei no o dei sì, fate emendamenti, avanzate controproposte. Ma non rinviate ancora la data del 29 maggio”. Il segretario del Pd infatti non ci sta quando in commissione Affari costituzionali è lo stesso presidente ed ex relatore alla legge a paventare un ritardo: “Sono passati ormai quasi sei mesi dal referendum: per favore, non prendete in giro i cittadini. Il PD offre serietà ma chiede rispetto per gli italiani”.
Il Rosatellum, 50% maggioritario e 50% proporzionale, è arrivato infatti in commissione Affari costituzinali nella serata di mercoledì, dopo aver affossato l’Italicum Bis a firma di Andrea Mazziotti, presidente alla Camera della commissione Affari Costituzionali.
BERSANI: SOLITO PASTICCIO. “Sulla legge elettorale, ecco la mia personalissima opinione. Adesso che c’è il testo, nero su bianco, della proposta Pd temo che Prodi e Pisapia dovranno riconsiderare le loro pur cautissime aperture. Questa proposta non c’entra un bel nulla con il Mattarellum”. Lo scrive su Facebook Pier Luigi Bersani. Giuliano Pisapia ha dichiarato: “Prodi ha detto che preferisce succhiare un osso che un bastone; diciamo che io preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno. La proposta del Pd mi sembra un passo avanti rispetto a una legge proporzionale
Bersani ha aggiunto: “Qui c’è una scheda sola, non due. Qui si allude non certo alla coalizione ma piuttosto a confuse accozzaglie a fini elettorali fra forze che il giorno dopo riprendono la loro strada(guardare la scheda per credere). Qui peraltro non si garantisce la governabilità, si lede la rappresentanza e si abbonda nei nominati. Insomma – aggiunge il leqader Mdp – siamo di nuovo all’eccezionalismo italico, siamo all’ennesima e pasticciata invenzione dell’ultima ora. Se ci fosse senso di responsabilità si sentirebbe l’esigenza di presentare agli italiani ormai insofferenti un sistema che avesse già dimostrato di funzionare. Il Mattarellum davvero, oppure il tedesco, oppure il francese, oppure lo spagnolo o il portoghese o l’inglese. Qualcosa che esista insomma. Basta con le invenzioni ad usum delphini”, conclude.