Clamorosa indiscrezione di Sportitalia, secondo cui sarebbe allo studio una riforma che rivoluzionerebbe i campionati italiani dalla serie B alla serie D
Il caos provocato dall’emergenza Coronavirus, con l’incertezza che sul futuro che ha investito non soltanto la Serie A ma anche le serie inferiori, sarebbe l’occasione per effettuare una profonda riforma dei campionati italiani. Lo rivela Michele Criscitiello su Sportitalia: il piano sarebbe stato già studiato e messo a punto, e presto dovrebbe finire sul tavolo di governo e Figc per la discussione. Il consiglio federale di venerdì 8 maggio, che cercherà di fare chiarezza sul completamento della stagione attuale e sul futuro, potrebbe di fatto già prendere in esame anche questa ipotesi.
Due gironi in Serie B
Il punto chiave è quello della riduzione dei club professionistici: dagli attuali 100 (40 tra Serie A e B, 60 in Serie C) si passerebbe a 60. In questo modo sarebbe più facile ottenere agevolazioni fiscali e sostenere i costi. Tutto invariato per quanto riguarda la Serie A, ci sarebbe invece un cambiamento epocale per quanto riguarda la Serie B. Il nuovo piano prevede infatti una serie cadetta a 40 squadre, divisa in due gironi da 20. Alle squadre attualmente presenti si andrebbero ad aggiungere altri 20 club dell’attuale serie C, cioè le attuali capolista più altre 17 società da individuare secondo criteri che possiamo immaginare sia sportivi sia economici.
Nasce la Terza Serie?
In pratica la Serie C non esisterebbe più: cambierebbe nome (forse “Terza Serie”) e perderebbe lo status di campionato professionistico. Le società rimaste sarebbero integrate da formazioni dell’attuale Serie D, con il vantaggio di non dover corrispondere stipendi ma soltanto rimborsi. Dalla Serie B alla Terza Serie sarebbero previste tre retrocessioni per girone (dunque sei in tutto), con le conseguenti promozioni delle capolista dei tre gironi di Terza Serie più una squadra per girone al termine dei playoff.
Si tratta quindi di una rivoluzione totale che porterebbe più soldi e meno oneri economici per tutti, e permetterebbe anche di aggirare l’ostacolo Coronavirus ripartendo con maggior slancio. Una riforma del genere non sarà sicuramente semplice nella sua attuazione e non potrà essere decisa in breve tempo. Se le parti si troveranno d’accordo tutto potrebbe però diventare realtà già tra pochi mesi, all’inizio della stagione 2020/2021.
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