Ripresa Bundesliga, il ministro è favorevole al ritorno in campo
Ancora dubbi sulla ripresa del campionato in Bundesliga dopo i tre casi di positività riscontrati tra i tesserati del Colonia (due calciatori e un fisioterapista). In ogni caso prosegue la volontà di ripartire al più presto. Il ministro tedesco con delega allo sport Horst Seehofer ha confermato la propria posizione favorevole: “Trovo plausibile il programma proposto dalla Lega e sono favorevole a una ripresa a metà maggio. Si giocherà a porte chiuse, e club e calciatori non godranno di alcun privilegio, per quanto riguarda test e tamponi, rispetto agli altri cittadini e alle altre realtà aziendali”.
Una dichiarazione, questa, della quale è complicato verificare la correttezza, dal momento che proprio in questi giorni tutti verranno sottoposti al secondo giro di tamponi. Inoltre il protocollo prevede l’obbligo di tampone prima di ogni partita. Il ministro prosegue specificando che: “Se c’è un caso di positività tutto il club e forse anche l’ultima squadra avversaria dovranno mettersi in quarantena per due settimane”.
I dubbi dei calciatori
I tre positivi del Colonia gettano quindi ombre sull’eventuale ripresa della Bundesliga. Com’è normale le prime voci dissidenti provengono proprio dal club renano. Il calciatore Birger Verstraete non ha digerito il fatto che la squadra si sia allenata come se nulla fosse successo: “Dovremmo stare tutti in quarantena, è bizzarro e superficiale non farlo. Non è giusto dire che nessun altro è entrato in contatto con i positivi: il fisioterapista è l’uomo che, per settimane, si è occupato di me e degli altri ragazzi, e con uno dei due giocatori sono stato nella sala fitness. Mi aspetto che il virus si sia diffuso. Riprendere il campionato lo trovo naif, il calcio non è la cosa più importante. Molti giocatori, se ci fosse un sondaggio anonimo, voterebbero per non giocare”.
I calciatori potrebbero dunque cominciare a manifestare qualche legittimo dubbio, e la cosa potrebbe allargarsi in caso di nuove positività. Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen, Werder Brema e Eintracht Francoforte hanno comunicato la negatività di tutti i tesserati, ma i nuovi tamponi potrebbero mettere ulteriormente in pericolo le fondamenta sulle quali si fonda il progetto di ripartenza.
Decisioni rimandate
La Germania si trova intanto in un momento molto delicato in cui le prime prove di allentamento delle misure restrittive hanno provocato un nuovo e pericoloso innalzamento del numero dei contagi. Le decisioni sul calcio sono posticipata alla riunione che si terrà mercoledì 6 maggio tra la cancelliera Angela Merkel, i ministri e i presidenti dei vari Länder. La data iniziale di ripartenza fissata per il 9 maggio è infatti ben presto naufragata.
Così come in Italia, la Lega aveva presentato un protocollo sanitario che è stato esaminato, e tra pochi giorni dovrebbe dunque arrivare una decisione definitiva. Un primo ok era arrivato da parte dei ministri dello sport regionali e del ministero del lavoro federale, ma alcuni governatori si erano subito opposti. Servono ulteriori confronti per chiarire la situazione, “poi prenderemo una decisione chiara per quanto riguarda l’attività sportiva”, ha dichiarato la Merkel.
Via ai test
I giorni del possibile ritorno in campo, in ogni caso, potrebbero essere quelli che vanno dalla metà alla fine di maggio. Dal 6 aprile le squadre hanno ripreso gli allenamenti, ma soltanto frazionate per gruppetti. Pochi giorni fa sono cominciati i test ravvicinati per tutte le rose: due tamponi nell’arco di massimo cinque giorni, per tenere sotto stretto controllo i calciatori e ridurre al minimo ogni rischio di contagio. Proprio in seguito a questi primi controlli si sono verificate le positività dei tesserati del Colonia.
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