Roma, 15 mag. (LaPresse) – Omicidio volontario. È l’accusa con cui la procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto il fermo indiziario di delitto per Giada Crescenzi, la convivente del figlio di Stefania Camboni, la donna di 58 anni uccisa con 15 coltellate nella sua abitazione a Fregene, nel comune di Fiumicino, in provincia di Roma. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, al termine di un lungo interrogatorio. La presunta assassina avrebbe anche tentato di depistare le indagini inscenando una rapina.
