Alla fine è fiducia sulla legge elettorale e, viste le proteste di ieri, la battaglia politica che parte oggi alla Camera si preannuncia a dir poco sanguinosa. Tra oggi e giovedì l’aula dovrà esprimere tre voti sui primi tre articoli del Rosatellum bis, quelli sui quali pendono gli emendamenti che potrebbero essere votati a scrutinio segreto e ‘impallinare’ la legge. Ap è pronta a votare. Forza Italia e la Lega, che sostengono il Rosatellum bis, non parteciperanno al voto sulla fiducia per poi dire sì, con ogni probabilità a scrutinio segreto, al voto finale. Sulle barricate ci sono M5S, Mdp e Sinistra italiana che hanno convocato la piazza contro quello che definiscono un “atto eversivo”.
Sulla carta il testo conta circa 400 voti favorevoli. Oltre ai 283 deputati dem (il gruppo è compatto, pronti a votare la fiducia come “necessità” sono anche gli orlandiani, anche se non si esclude qualche singola eccezione, tra chi come Gianni Cuperlo bolla la fiducia come “grave errore” o Marco Meloni che ha già annunciato il no) ci sono i 22 sì Ap, i 58 di Forza Italia, i 19 della Lega, i 12 di Democrazia solidale-Centro democratico, i 15 di Sc-Ala, i 14 Civici e innovatori, gli 11 di Direzione Italia e poi Minoranze linguistiche (6), Psi (4), Udc (6). “Siamo ottimisti sul voto finale – ha detto Rosato ieri al termine della lunga giornata a Montecitorio – il voto segreto sul provvedimento finale darà la misura del consenso che c’è sul testo”.
L’ATTACCO DI DI BATTISTA. Questa legge elettorale “produce un Parlamento composto per due terzi da nominati, per questo la fiducia sul Rosatellum bis è sbagliata”, attacca il deputato del M5S Alessandro Di Battista, definendo “fascista” la fiducia: “Solo Mussolini aveva fatto cose simili”. “Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha giustamente bocciato il Porcellum, poi ha firmato l’ultima legge elettorale che è incostituzionale. Ha commesso un errore una volta, mi auguro che ora ci pensi mille volte prima di firmare questa legge”, prosegue il pentastellato a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.