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Rula Jebreal: “Padre Meloni criminale condannato”

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

La giornalista Rula Jebreal contro il padre di Giorgia Meloni: “Durante la sua campagna, Giorgia Meloni la nuova premier italiana, ha promosso un video di uno stupro implicitamente dicendo che i richiedenti asilo sono criminali che vogliono sostituitre i cristiani bianchi. Ironicamente il padre di Meloni è un noto trafficante di droga condannato, che ha passato del tempo in carcere” ha scritto su Twitter. 

During her election campaign, ⁦@GiorgiaMeloni⁩, Italy’s new PM, promoted a rape video implying that asylum seekers are criminals who want to replace white Christians.
Ironically, Meloni’s father is a notorious drug trafficker/convicted criminal who served time in a 🇪🇸 jail. pic.twitter.com/G8AqzfCmLL

— Rula Jebreal (@rulajebreal) September 29, 2022

Dure reazioni

“I tweet di Rula Jebreal denotano il livello infimo e squallido a cui può spingersi l’armata radical chic: utilizzare una dolorosa vicenda personale  per sferrare un attacco di mera demagogia politica. Giorgia Meloni ha più volte raccontato delle sofferenze patite per l’abbandono del padre e di come ben presto le loro biografie si siano separate per non ricongiungersi più”. Lo dichiara in una nota la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli. “E’ anche dalla reazione per quelle ferite che Giorgia Meloni, oggi, è una grande e riconosciuta leader, che giganteggia di fronte a certi attacchi meschini. E sui ‘buoni’ a corrente alternata che si trasformano in cecchini senza scrupoli quando da colpire c’è il nemico di turno. Questo non è giornalismo. A Giorgia Meloni e alla sua famiglia va la più totale solidarietà”, aggiunge Lucaselli.

“Le affermazioni di Rula Jebreal contro Giorgia Meloni sono inaccettabili, siamo arrivati al punto più basso cui si può giungere in termini di polemica politica. Siamo stufi di questo clima ora che la campagna elettorale è terminata, si prenda atto di chi ha vinto le elezioni e ci si metta tutti a lavorare per superare le emergenze che stanno attanagliando l’Italia e l’Europa”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Patrizio La Pietra.

 “Le gravi affermazioni nel tweet della giornalista Rula Jebreal ledono l’identità personale e politica del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Non è una semplice critica politica, ma è un messaggio carico d’odio – peraltro privo di fondamento e connotato da profili di illegittimità – contro una leader che rappresenta un partito, i suoi eletti e i suoi iscritti: una formazione politica riconosciuta democraticamente che raccoglie milioni di consensi in tutta Italia. Dal momento che ancora non ha chiesto scusa a Giorgia Meloni, invitiamo Rula Jebreal a farlo quanto prima per rimediare a una pessima dimostrazione di rancore”. Lo dichiara Felice Maurizio D’Ettore, deputato di Fratelli d’Italia.

“Not ironically: Rula Jebrael un bel tacer non fu mai scritto. Solidarietà a Giorgia Meloni”. Lo scrive su Twitter Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia e sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento in risposta al tweet di Rula Jebreal sulla leader di Fratelli d’Italia.

La controreplica

“La Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri, per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli minaccia alla sicurezza. In una democrazia ci sono responsabilità individuali, NON colpe/punizioni collettive” ha scritto poche ore fa ancora su Twitter Jebreal.

La risposta di Meloni

“Il tatto della stampa italiana che racconta dei guai di mio padre, ma omette nei suoi titoli roboanti un elemento fondamentale. Tutti sanno che mio padre andò via quando avevo poco più di un anno. Tutti sanno che ho scelto di non vederlo piu all’età di undici anni. Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte. Ma poco importa, se i ‘buonisti’ possono passare come un rullo compressore sulla vita del ‘mostro’. Evidentemente tra le tante cose che non valgono per me c’è anche il detto ‘le colpe dei padri non ricadano sui figli’. Ps. Signora Jebreal, spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce”. Lo scrive in un post su Facebook Giorgia Meloni.

Calenda: “E’ una bassezza”

“Rula questa è una bassezza. Non si fa politica così e tanto meno giornalismo. Quello che ha fatto il padre della Meloni non c’entra nulla con lei. Cancella questo tweet che tra l’altro ha l’unico effetto di portare ancora più gente a sostenere FdI”. Così su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.

Conte: “Fango”

“Questo è fango su Giorgia Meloni. Io Meloni e Fratelli d’Italia con il M5S li combatto in tutte le sedi, ma sul piano politico. Non si possono però addebitare in maniera subdola a una figlia – che dal genitore è stata abbandonata, senza avere più rapporti – i reati e gli errori del padre. È inoltre intollerabile mettere etichette su chi viene da situazioni difficili e cerca la propria strada e il riscatto lontano da quel contesto. È una lezione che anche la politica, compresa quella portata avanti da Giorgia Meloni contro chi è in difficoltà e non ha nulla, deve imparare”. Così su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte, che pubblica l’articolo di un quotidiano sulle vicende giudiziarie in Spagna che che avrebbero riguardato il padre della leader di FdI.

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